Sarà dunque Inter contro Seongnam Ilhwa: i sudcoreani hanno sconfitto 4-1 i padroni di casa dell’Al-Wahda (che nei playoff avevano vinto 2-1 contro i papuani dell’Hekari) e così il 15 dicembre attendono i campioni d’Europa dell’Inter. Andiamo allora a scoprire brevemente una squadra fino a poco tempo fa sconosciuta ai più. La storia del Seongnam Ilhwa Chunma Football Club è relativamente recente: il club è stato fondato solo nel 1989, maglia gialla, pantaloncini blu, calzettoni gialli. Ma ha già vinto 7 campionati sudcoreani e due AFC Champions League, la Champions asiatica, l’ultima appunto quest’anno, battendo gli iraniani del Zob Ahan per 3-1 che gli è valsa la partecipazione al Mondiale per Club. In bacheca anche una Coppa di Sudcorea e una Supercoppa d’Asia. Tutti sudcoreani i componenti la rosa, ad eccezione del difensore australiano Saša Ognenovski e dell’attaccante montenegrino Dženan Radončić.
Una squadra ampiamente alla portata dei nerazzurri, che dovrebbero riuscire a conquistare senza particolari patemi la finale che si immagina sarà contro l’Internacional, ma è proprio qui il punto. Al di là di un torneo di prestigio che tutto l’ambiente nerazzurro e i tifosi vogliono conquistare perché difficilissimo da giocare e da vincere, Abu Dhabi rappresenta un crocevia fondamentale per il prosieguo della stagione nerazzurra. Da questo torneo ci si aspetta di ritrovare un’Inter finalmente rigenerata, che si lasci al più presto alle spalle un avvio di campionato deludente e ritrovi lucidità, mordente e risultati. Qualità finora assenti e che tutti hanno giustificato con i tanti, troppi infortunati e con il pensiero al Mondiale per Club. Ed eccoci allora alla prova del nove: il Mondiale è finalmente arrivato e tutti i big sono sulla via del pieno recupero; giovedì Benitez dovrebbe avere tutti o quasi i titolari a disposizione, e allora non ci saranno più scuse.
Tornare a casa con il trofeo non aggiungerebbe soltanto prestigio alla già ricca bacheca nerazzurra e il quarto titolo a una stagione trionfale, ma ridarebbe lustro a una squadra che fin qui semba la brutta copia di quella che nella scorsa stagione era capace di imporre il proprio gioco come e quando voleva. E’ l’occasione per Benitez di far ricredere gli scettici e convincere Moratti che ha fatto bene a puntare su di lui, e che con tutta la rosa a disposizione sa vincere anche lui. Infine, non di poco conto, questa vittoria rappresenterebbe una bella iniezione di fiducia in un gruppo intristito dalla classifica e dalle defezioni fisiche. Ad Abu Dhabi si è visto un clima disteso e grande motivazione, buon segnale che lascia ben sperare per il futuro. Tornare a Milano con la coppa e con un gruppo ritrovato dal punto di vista fisico e mentale potrebbe essere la scintilla di un 2011 nuovamente a tinte nerazzurre. Per far sì che questi ultimi due mesi rimangano solo come un breve periodo di appannamento cancellato da una nuova serie di trionfi che possono e devono ripartire da Abu Dhabi. Forza ragazzi.
[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]