É stato un mercato strano, sicuramente condizionato dalla trattativa storica per l’organigramma nerazzurro. Il bilancio è stato sempre nella mente del presidente Moratti. Quest’anno, ancora più che mai. E nonostante ciò il passivo è rimasto. La voglia dell’attuale patron nerazzurro era quella di costruire una squadra sì competitiva, che potesse migliorare il grave nono posto rimediato nella scorsa stagione. Ma c’era anche il dovere di consegnare a Thohir una squadra quasi sana dal punto di vista economico. Dunque, niente spese folli. Niente top-player, come qualcuno a marzo poteva immaginare, sognava, attraverso le indiscrezioni dei giornali.
Anche perché, bilancio alla mano, l’Inter due top-player li ha tenuti. Si tratta di Fredy Guarin e Samir Handanovic, che costituiranno sicuramente due colonne portanti della squadra di Mazzarri. I colpi non arrivano soltanto acquistando, ma anche trattenendo campioni come loro. La dimensione economica dell’Inter, anche in base all’era che stiamo attraversando, è cambiata. E’ questo il messaggio più forte che deve passare. Capito questo, tutto verrà da sé. Gli errori però ci sono stati. Perché puntare sul talento Icardi o cercare la conferma di Belfodil fa capire come ci siano idee chiare per il futuro. Ma non aver ceduto Pereira e Kuzmanovic che chiaramente non rientravano nei piani tecnici è una pecca. Perché si sarebbe potuto dar vita ad altre idee per Mazzarri, magari più funzionali per quanto riguarda l’uruguaiano alle caratteristiche che per l’allenatore deve avere. Sarebbe arrivata una nuova disponibilità di cash da investire. Ma fa parte del passato, il mercato è già chiuso e recriminare serve a poco. Ora conta il calcio giocato. Ora c’è la Juve. Una gara che può scacciare via qualsiasi bilancio negativo.
[Riccardo Gatto – Fonte: www.fcinternews.it]
Calciomagazine ® 2005 - 2024 - Notizie Calcio supplemento al Giornale Online L'Opinionista
p.iva 01873660680 Testata giornalistica Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009
Calciomagazine sui social - Redazione - Privacy Policy - Cookie Policy