Rieccomi qui, come l’anno scorso, a parlare del calendario, a commentare le scelte che il computer di Palazzo Mezzanotte ha riservato all’Inter di Rafael Benitez. Questo campionato che già a meno di un mese dal via si preannuncia come rivoluzionario, se non altro per via della spalmatura di orari ampiamente annunciata, con partite che andranno a invadere spazi inediti o quasi come le 12.30 della domenica, o, sebbene in maniera più sporadica, il venerdì (a disposizione per le squadre impegnate in Europa) e il lunedì sera; è il cosiddetto ‘spezzatino’, il destino (in)evitabile di questo calcio moderno, che, potenza delle pay-tv, ormai viene propinato praticamente a tutti gli orari possibili, con buona pace dei nostalgici che rimpiangono tutta la Serie A alla stessa ora, la cronaca registrata di un tempo di una partita di calcio e così via.
Proprio i campioni d’Italia in carica saranno i ‘precursori’ di una delle novità di questa stagione, ovverosia il ‘Monday night’, visto l’impegno in Supercoppa contro l’Atletico Madrid di Montecarlo. E sarà una partita particolare, quella col nuovo Bologna del nuovo precedente Sergio Porcedda, che nel suo mercato sin qui molto importante ha anche voluto contare su alcuni giovani elementi dell’Inter come Krhin e Siligardi.
Debutto interno, invece, con l’Udinese di Guidolin, la gara che lo scorso anno vide il primo gol italiano di Wesley Sneijder. Subito dopo, però, ci sarà una serie di gare toste: prima il Palermo, poi il Bari che lo scorso anno ci fece soffrire parecchio, fino alla prima ‘salita’ stagionale: le due partitissime nello spazio di una settimana contro Roma prima (alla vigilia di una sfida di Champions League) e Juventus poi. Sarà un lotto di partite particolarmente importanti, dove per i nerazzurri potranno arrivare le prime risposte positive circa le proprie ambizioni.
Il derby, che lo scorso anno arrivò prestissimo, già alla seconda giornata, quest’anno sarà invece nel cuore del torneo, alla 12esima giornata. Prima, l’Inter passerà dal doppio scoglio genovese: prima la Sampdoria di Cassano e Pazzini, poi il Genoa a Marassi, lì dove l’Inter indovinò una strepitosa cinquina asfaltando quella che fino a quel momento era una delle squadre più in forma del torneo. Subito dopo, arrivano due neopromosse, Brescia e Lecce. Sarà certamente intensissimo anche il trittico di partite di chiusura del campionato, che vedrà i nerazzurri scontrarsi con Fiorentina, Napoli e Catania: contro gli etnei di Giampaolo l’Inter chiuderà il campionato a San Siro, nella speranza di poter festeggiare l’ennesimo trionfo tricolore. In questo senso, possiamo tranquillamente affidarci alla cabala: l’ultima partita del campionato sarà il 22 maggio (tra l’altro, l’unica in contemporanea, con tutte le gare alle 20.45)…
In conclusione, permettetemi una postilla: d’accordo che questo è il calcio del futuro, che ormai la strada è quella del calcio come prodotto studiato a uso e consumo delle televisioni; però, l’unico ‘spezzatino’ che continua a piacermi è quello coi piselli…
[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]