CATANIA – Dopo l’ultima sosta del duemiladodici si ritorna al campionato e il Catania reduce dalla vittoria in casa contro il Parma, affronta una trasferta sulla carta proibitiva, contro la terza in classifica, cioè l’Inter. I nerazzurri arrivano alla partita contro il Catania con uno stato d’animo ottimale, dopo le tre vittorie di fila culminate con il successo nel derby della Madonnina, ottenuto giocando un tempo in dieci uomini e confermando il potenziale e la tenuta fisica della squadra allenata da Stramaccioni.
I nerazzurri mirano a vincere e ad avvicinarsi alla coppia che punta dritto allo scudetto Juventus-Napoli, in scena sabato sera. La squadra del biscione sa che dovrà approfittarne non perdendo punti in casa contro un’avversaria di medio rango come il Catania che pur negli ultimi anni è sempre riuscita ad intimorire i cuori interisti.
A -4 dalla vetta, e a +4 del Catania, in caso di vittoria gli interisti potrebbero arrivare a ridosso delle prime due in classifica che si schiacceranno i piedi sabato sera a Torino, e dare così un gran segnale al suo campionato. Al contrario, in caso di vittoria dei rossazzurri, la squadra di Stramaccioni si sentirebbe risucchiata nel gruppone del centro classifica e il Catania andrebbe a -1 e inizierebbe a catapultarsi con ottimismo alla partita di domenica prossima contro la Juventus.
Stramaccioni dovrà fare sicuramente a meno del giapponese Nagatomo, squalificato nel derby, indisponibili per infortunio invece saranno, Sneijder, Mariga, Chivu e Stankovic. In dubbio per il 3-4-1-2 dell’Inter anche l’argentino Alvarez che dovrà superare al meglio l’affaticamento muscolare. Palacio, pienamente recuperato, dovrebbe partire dalla panchina ed esser centellinato in vista della partita d’Europa League.
Tra le fila dei nerazzurri il Catania ritroverà come avversari due ex della sfida, entrambi settore panchina. Luca Castellazzi, portiere rossazzurro in serie B (Gaucci lo prelevò dal Brescia, a Gennaio) ed un grande ex come Silvestre che deve riuscire a confermare il suo posto da titolare al cospetto di difensori come Samuel, Ranocchia e Juan Jesus, ma che al momento sembrerebbero avere la meglio sull’ex del Palermo e del Boca oltre che dei rossazzurri. Il difensore di Mercedes (Buenos Aires) non è riuscito a trovare ancora la giusta dimensione a Milano, ma il valore del giocatore è certamente indiscutibile, oltre che come difensore anche come bomber visti i tanti gol collezionati nelle varie apparizioni, 6 con il Boca, 7 con il Catania e 5 con il Palermo.
L’ultimo confronto a Milano terminò con un pareggio in rimonta dell’Inter, che dopo i gol di Gomez e Izco riuscì a rimontare grazie al 2-2 finale firmato da Milito dopo l’1-2 di Forlan (unico goal della stagione) ottenuto con la complicità del portiere Carizzo che si fece trovare impreparato sul suo palo. Domenica al San Siro entreranno in Campo due squadre che sono in salute e in caso di vittoria potrebbero ambire a qualcosa di più importante, e sicuramente ai rossazzurri potrebbe bastare un pareggio per uscire imbattuti dalla scala del calcio e continuare con un punto in più un cammino che nel mese di Ottobre sembra essere in salita.
L’avversario più temibile? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Perciò, anziché rischiare di dilungarmi nella spiegazione del chi e perché, chiedo a voi di deciderlo.. utilizzando il form commenti sottostante. Per concludere, niente di meglio che le parole del dell’addì Gasparin alle quali hanno fatto eco quelle del presidente Pulvirenti e del tecnico Maran: “Andremo a Milano orgogliosi di essere noi stessi”.
[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]