Il gioco ai tifosi dell’Inter inizia a piacere. Le strategie della famiglia Moratti sono cambiate da circa tre anni: mercato più oculato e soprattutto intelligente, poi, se si riesce a strappare i giocatori al Milan ed alla Juventus, ci si sente ancora più forti.
Moratti oggi è il re del calcio italiano: piaccia o meno, è così. Chapeau! Spende con oculatezza, guadagna e vince. Merita un 8 anche Marco Branca. Il Silvio Berlusconi di oggi è il Massimo Moratti di ieri. Molti bidoni passano da Milanello, soggiornano un anno e poi cercano immediatamente un’altra soluzione. Contratti onerosi e prigionieri dei calciatori. Galliani, ad esempio, è costretto a prolungare il contratto a Massimo Oddo per spalmare l’ingaggio. Kaladze non va via e, senza cessioni, non si può tornare sul mercato.
L’Inter tutti questi problemi non li ha. Moratti si diverte a strappare talenti alla Juventus ed è notizia recente che su Eljero Elia dell’Amburgo, l’olandese di colore che piace a Delneri, si è tuffato Marco Branca. Beppe Marotta sta facendo un mercato mediatico: i nomi finiscono prima sui giornali e poi sul taccuino del tecnico; da Dzeko a Krasic, da Gallas ad Elia, tanta pubblicità, forse troppa, non altrettanta concretezza. Branca ha avviato i contatti con l’agente olandese di Elia. La risposta è stata naturalmente positiva, ma dipenderà dalla disponibilità o meno dell’Inter ad avvicinarsi ai 20 milioni di euro che chiede l’Amburgo per cedere l’attaccante esterno.
Ha ragione Pietro Lo Monaco, Direttore Generale del Catania, quando parla di un mercato povero. Se l’Inter non investe perché sta bene con l’attuale rosa, se la Juve dopo i 25 milioni di euro spesi a giugno si è fermata e se Milan e Napoli restano bloccate dalle direttive dei rispettivi Presidenti, diventa difficile vedere in giro un solo euro. Peggio di così non può andare, per questo siamo ottimisti che prima o poi qualcosa si muoverà. La Juve? Prima del 10 agosto metterà sul mercato altri 25 milioni di euro, sommati ai 25 di quest’anno ed ai 52 della scorsa stagione, arriviamo a 100 milioni tondi tondi. Preoccupano le strategie di Milan e Napoli.
Berlusconi ha ragione, ma Galliani non ha torto. Il Cavaliere ha ragione perché, dopo aver speso di tasca propria, vorrebbe che il club viaggiasse con i soli utili ricavati. Galliani non ha torto perché diventa difficile fare una squadra competitiva per campionato e Champions senza poter investire neanche 3 milioni di euro. Imbarazzante il dato storico ed economico del club di via Turati. Negli ultimi 11 anni il Milan ha vinto in Italia un solo scudetto (nel 2004) e negli ultimi tre anni ha ottenuto più o meno gli stessi risultati della Juventus, in campionato (quinto, secondo e terzo posto per i rossoneri contro il terzo, secondo e settimo posto dei bianconeri). Preoccupante anche il dato economico: finora dalle casse milanesi sono usciti appena 350 mila euro per riscattare Elia Legati dal Crotone, ne sono entrati 4,8 dalla cessione di Storari alla Juventus.
Imbarazzanti le dichiarazioni del Presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a Luna Sport. “Non abbiamo bisogno di rinforzi, ci siamo numericamente e possiamo competere su due fronti”. Falso! Questo Napoli ha bisogno di rinforzi, immediatamente, altrimenti rischia di compromettere un’intera stagione. Dove sono i calciatori da Napoli? Dove sono i soldi del Presidente? Mazzarri è un grande allenatore, De Laurentiis è uno stratega, ma prima di giocare con una piazza come Napoli dovrà capire che per far partire la giostra occorre sempre inserire il gettone.
[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]