Tutto il precampionato, due partite dei preliminari di Europa League e poi l’infortunio al ginocchio. Non è partita benissimo l’avventura di Samir Handanovic con la nuova maglia nerazzurra. Acquistato dall’Udinese per una cifra non ininfluente, il numero 1 sloveno deve ancora fare il suo esordio in Serie A con l’Inter, che lo ha scelto come erede di Julio Cesar.
Un avvicendamento quasi traumatico per il brasiliano e per i tifosi interisti, che hanno visto il loro portiere dei sogni dire addio dopo anni di connubio di maglia e di cuore. Di certo, quello di Julio Cesar è stato l’allontanamento più doloroso: più di Maicon e, viste le destinazione, enormemente più di Lucio e Pazzini.
L’ultima volta che Handanovic ha vestito la maglia nerazzurra è stato nel ritorno del terzo turno preliminare contro l’Hajduk a San Siro: 0-2, dopo il 3-0 del Poljud. Poi la partenza per l’amichevole di metà agosto della nazionale slovena e il guaio al menisco. Si va in artroscopia, i tempi sono i soliti: circa un mese di degenza. Ci siamo, il tempo è passato e la riabilitazione è andata benissimo. Addirittura, c’era chi ipotizzava un suo impiego già contro la Roma: Stramaccioni ha optato per gli ‘zero rischi’ e così da lunedì Samir tornerà in gruppo. L’obiettivo è quello di vederlo in campo contro il Torino: un traguardo ampiamente alla portata.
L’avventura di Handanovic con l’Inter comincerà, di fatto, proprio al Comunale contro i granata di Ventura. Sulle spalle l’eredità pesante di Julio Cesar, ma nella testa la volontà di consacrarsi ai massimi livelli dopo l’ottimo rendimento con i friulani. E anche la convinzione di poter affermarsi come il migliore nel ruolo in senso assoluto. Il numero 1, e non solo dell’Inter: nella casta dei migliori c’è già, ora serve lo scatto decisivo. Samir ci crede, l’Inter con lui. Il campo darà le risposte.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
