In casa Inter tiene banco la questione portieri. Tutto gira attorno a Julio Cesar e a Samir Handavonic, con lo sloveno, nelle intenzioni della società, prossimo numero uno nerazzurro, prosecutore di una schiera di grandi portieri che hanno fatto la storia dell’Inter, da Giuliano Sarti, a Ivano Bordon, a Walter Zenga, a Gianluca Pagliuca, con gli interregni di Angelo Peruzzi e Sebastien Frey, sino a Francesco Toldo e Julio Cesar. La storia nerazzurra, quella di cui il numero uno brasiliano fa ovviamente parte, quella alla quale si è appellata la moglie Susana e un folto gruppo di tifosi su Twitter che hanno creato l’hashtag “Julio stay”, unitisi telematicamente alla modella brasiliana, pronti a opporsi alla cessione del marito.
Situazione diametralmente opposta a quella che si prospetta in seno alla società, decisa a liberarsi di un portiere 33enne, proveniente da una stagione con diversi acciacchi (prima la solita schiena e poi la borsite al gomito) e dall’ingaggio molto alto, che l’Inter vuole abbattere, da 4,5 milioni di euro per le prossime due stagioni. Dopo essersi liberati dei 3,5 milioni netti di Lucio, in attesa di salutare Diego Forlan (3,5 milioni netti anche per lui) e chiudere con il Chelsea per Maicon (incassando quasi 10 milioni e risparmiandone 4 netti) , la dirigenza vuole concludere anche il rapporto con Julio. Scelta dolorosa, imposta dalla mancanza di cash da investire in operazioni in entrata.
Julio punta i piedi, deciso a voler restare a Milano e portare al termine il suo contratto. Una situazione che spiazza l’Inter, forse costretta al muro contro muro nei confronti dell’estremo difensore brasiliano. Determinanti saranno perciò le convocazioni al ritiro di Pinzolo, convocazioni che non dovrebbero vedere il numero uno verdeoro proprio per volere societario. Tutto pronto per il sacrificio insomma, un sacrificio forzato, dovuto, che ha portato a questa situazione, una situazione a tratti spiacevole, visto che si potrebbe finire allo scontro con una leggenda, con un uomo che ha i colori nerazzurri nel cuore. Il calcio tante volte è spietato e si devono prendere decisioni impopolari e dolorose. Le stesse che sarà costretto ad accettare, volente o nolente, lo stesso Julio Cesar per il bene della sua Inter.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]
