“Dieci ragazze per me, posson bastare!”, cantava Lucio Battisti. A Walter Mazzarri, invece, di giocatori ne basterebbero molti di meno. Giusto un paio e tutti felici. Felice soprattutto lui, il profeta di San Vincenzo, arrivato a Milano per rilanciare l’Inter dopo un biennio oscuro.
Mazzarri sta scolpendo l’Inter come vuole lui, partendo dalla base. Resistenza allo sforzo e mentalità granitica: un caterpillar più che un Picasso. Tanta benzina nelle gambe, idee chiare e rari fronzoli: questa sarà la Mazzarrinter.
Ma per completare il suo progetto mancano un paio di pedine, ritenute fondamentali per non avere pericolosi alibi durante la stagione. La difesa sta bene così, nonostante i soliti acciacchi vari di Samuel e Chivu, mentre in porta Samir Handanovic si è già confermato uno dei migliori interpreti del ruolo a livello mondiale. E pure l’attacco – orfano di Milito ancora per un po’ – si può considerare completo (si attende anche il rientro di Rubén Botta).
Le carenze in organico si notano a centrocampo, sia in mezzo che sull’esterno. Cambiasso è logorato da mille battaglie e un’alternativa nel ruolo di mediano gioverebbe anche al suo rendimento. Mudingayi è ancora ai margini, Kuzmanovic (in odor di partenza) non sembra avere le caratteristiche giuste. Quelle che invece ha Radja Nainggolan. Le ultime di radiomercato, però, danno le quotazioni nerazzurre in ribasso in tal senso, anche se il no alla Roma di Cellino e l’allontanamento dell’ipotesi Fiorentina accendono la spia. Magari Thohir non c’entrerà nulla con l’affare per il suo connazionale, ma non scopriamo chissà cosa se affermiamo che è proprio il cagliaritano il primo della lista di Branca-Ausilio.
Un innesto servirà anche sulle corsie laterali. Due, se dovesse partire Jonathan. Wallace piace, ma non è considerato un probabile titolare. La pista che porta a Mauricio Isla è tutt’altro che chiusa, mentre le alternative restano Van der Wiel e Janmaat. Ma il fatto che non si sia chiuso ancora per nessuno dei due olandesi lascia intendere che il cileno è ancora raggiungibile.
Dieci? No, a Mazzarri ne bastano due. Gliene mancano soltanto due.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]