Inter: Dzeko idea nuova. Emergenza infortuni

Tre gol sul groppone e si torna a lavorare. L’Inter si riscopre fragile in trasferta come l’anno scorso e i numeri dicono che sono gli stessi i punti (finora) se paragonati con la stagione passata, sebbene con Ranieri proprio da questo momento in avanti cominciò uno dei periodi più neri della storia nerazzurra. Fare meglio di quell’Inter non sarà complicato, ma è chiaro che serve una svegliata.

PRECAUZIONINTER – Servirà, e molto, recuperare i tanti giocatori bloccati per guai più o meno seri. E, magari, anche mandare in campo qualcuno rischiando qualcosa, perché non si possono sempre sacrificare punti sull’altare della precauzione. Intanto, esplode il mercato.

DA ZERO A… DZEKO – Zero gol al Friuli e l’idea nuova è quella di Edin Dzeko. Ma per il bosniaco servirebbero tre condizioni: nuovi investitori, cessioni illustri (Sneijder?) e qualificazione Champions. L’altro nome è quello di Leandro Damião, costosissimo pure lui. Indicazioni che potrebbero lasciar trasparire una volontà di divorzio da Diego Milito, attratto dal ritorno in patria (Racing Avellaneda in pole). Queste le mosse top per giugno, perché invece per l’immediato i nomi sono piuttosto meno ammalianti. Intanto si cerca di tamponare con Ezequiel Schelotto (prestito con diritto di riscatto) l’assenza di un uomo che dia certezze sull’out di destra (Jonathan via subito: Flamengo o Internacional?). Poi è sempre caldo il nome di Francesco Lodi per il centrocampo, bisognoso di piedi buoni e visione di gioco visto il perdurare dell’assenza di Sneijder. Linea mediana che Strama su tutti vorrebbe arricchire a giugno con l’innesto di Paulinho, ormai ribattezzato Godot per le note vicende.

TOPPE – Per il resto, quello dell’Inter sembra un mercato a rincorrere la toppa momentanea. Dopo Rocchi (vice-Milito), si continua a cercare Sorrentino come vice-Handanovic: il portiere del Chievo vuole vestire il nerazzurro, ma c’è la concorrenza di altri club come Palermo e Bologna, che offrirebbero al numero 1 gialloblu un posto da titolare. Sulla stessa falsariga il ritornello su Andreolli: Marco tornerebbe ad Appiano solo in caso di addio di Silvestre (Napoli o Genoa?). E occhio alle uscite, perché se Coutinho dovrebbe restare certamente a Milano (salvo offerte indecenti), lo stesso non può dirsi per Alvarez, appetito dalla Liga e dalla Bundesliga.

SOGNO O REALTÀ – Tutto frizzante e avvincente, per carità, ma la realtà dice che contro il Pescara, forse, il solo Mudingayi tornerà a disposizione di Stramaccioni, che quindi dovrà fare i conti ancora con l’emergenza. In particolare, la difesa dovrà essere ridisegnata dopo la squalifica di Juan Jesus e quella già assorbita di Ranocchia. Senza contare che in attacco, con Palacio e Cassano non proprio in vena, resta in dubbio la presenza di Diego Milito. Da dove vogliamo ripartire? Sogno o realtà?

[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]

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