L’accesa rivalità sportiva, esplosa negli ultimi anni tra l’Inter e la Juventus, dopo aver già valicato in passato i confini del terreno di gioco per revocare ed assegnare uno scudetto nei tribunali del calcio, sta per esondare anche sul mercato.
La Juventus del neo-presidente Andrea Agnelli, che, al momento, è l’unico grande club che dichiara apertamente di volere investire per vincere, lasciando a marcire nel cassetto i conti del ragioniere, è diventata per l’Inter l’unico antagonista vero da marcare anche sul mercato. In questo senso, i segnali che arrivano negli ultimi giorni sono chiari e forti.
Un grande club non si rinforza soltanto acquistando ogni anno quei fuoriclasse che servono (l’Inter lo farà anche quest’anno con Mascherano & co. ), ma anche impedendo agli avversari di potenziarsi e di colmare così il gap tecnico della stagione precedente.
La Juventus da quasi un mese organizza incontri, conversazioni e tavoli di lavoro, al fine di raggiungere l’intesa con il Bari e con il Genoa, proprietarie al 50% ciascuna del calciatore Bonucci, per portare il forte e giovane difensore a Torino.
La trattativa con il Bari è in dirittura d’arrivo, grazie ad un pacchetto di milioni ed allo sbarco sulle coste pugliesi di Paolucci, insieme alla riconferma in biancorosso di Almiron.
Non sarebbe impossibile chiudere, in breve, anche il cerchio con il Genoa, che ha in ballo con i bianconeri due importanti comproprietà: Criscito e Palladino. Tuttavia, su Preziosi, grazie ai rapporti più che amichevoli nati al tempo della trattativa Milito-Motta con lo stesso Bonucci coinvolto, vigila il presidente Moratti. La trattativa, così, guarda caso, tarda a decollare. Intanto le ore 19 del 25 giugno si avvicinano inesorabilmente. Mi chiedete, allora, qual è il rischio? A quella fatidica ora, inesorabilmente, arriverà il “postino”, naturalmente, munito di buste molto pesanti da compilare.
Volete altre conferme dagli ultimi segnali che arrivano dal calciomercato, della guerra in atto sull’asse Milano-Torino? Allora, date una rapida occhiata ai giornali e scoprirete che l’Inter vigila anche su Krasic e sta per sferrare un attacco anche a Palombo. Questi sono gli intrighi più affascinanti del mercato e sembra quasi che le partite si giochino anche a campionato concluso.
Ogni attento appassionato del mercato si è accorto che i Campionati Mondiali hanno quasi ibernato le trattative. Era tutto prevedibile. In Sudafrica sono impegnati 736 giocatori che sono stati letteralmente sottratti al mercato per un mese e sapete tutti che non si tratta di giocatori qualsiasi.
Per quanto riguarda il Napoli, sorprende che non stia approfittando ancora delle tante opportunità, che ci sono momentaneamente sul mercato, per potenziare una rosa già competitiva. Gli esuberi dei partenopei, non sono quelli del Milan o della Lazio e pesano poco o niente sia rispetto al robusto fatturato dei ricavi (oltre 100 milioni) che in confronto al totale costo degli stipendi (meno del 40% del fatturato). Non regge quindi questa giustificazione. Mi auguro allora che l’alibi sbandierato sia solo una tattica e che, intanto, non pregiudichi il raggiungimento di quegli obiettivi di mercato necessari per affrontare una stagione in Italia ed in Europa, nutrendo, a ragion veduta, quelle le giuste ambizioni che gli impareggiabili tifosi azzurri meritano.
[Pierpaolo Marino – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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