La rifondazione dell’Inter passa anche dalle scelte di Andrea Stramaccioni. L’allenatore nerazzurro è riuscito a conquistarsi la riconferma anche per quest’anno, con 9 partite giocate ad alta intensità. La squadra è stata cambiata nella testa, e questo è sicuramente il fattore più importante per vincere. E poi la tattica, quelle 3 punte che hanno portato nuovamente l’Inter a segnare tanto, in casa e in trasferta. Stramaccioni ebbe il potere di trasformare Zarate, di far sentire tutti importanti anche in un momento della stagione certamente difficile.
La riconferma è passata anche da qui. E ora Strama punta in alto. Guidare una squadra dall’inizio della stagione non è compito facile, ma l’impresa è più ardua se la squadra la si prende a stagione in corso. Facendo un piccolo paragone con gli allenatori post-Mourinho, ci si accorge come il tecnico romano sia diverso dagli altri. I calciatori si sentono importanti, tutto l’ambiente è gasato dalla sua carica, ma il lavoro esce anche dal campo. La stagione infatti è pianificata con la società, gli acquisti sono mirati e voluti, come lui stesso ha spiegato nei giorni scorsi.
E non solo. Perché per far fuori in un colpo solo Maicon, Julio Cesar e Lucio, tre colonne del Triplete, non è facile. Insieme alla Società però s’è capito che l’Inter viene prima di tutto, e sicuramente l’affetto per i campioni che lasciano non svanisce. E’ arrivato però il momento di cambiare, e con Stramaccioni si può fare bene. Un allenatore che riesce a lavorare a 360° in campo e fuori, facendo attenzione a tutti i particolari, merita di essere amato come sta succedendo. E sono sicuro che la squadra lotterà e competerà su tutti e 3 i fronti a disposizione, cercando di portare a casa quell’Europa League che in tanti snobbano ma che è un trofeo importante, a livello europeo appunto.
Tutti con Strama, insomma. Lungimiranza nel lavoro, scelte oculate e concretezza. Per riportare l’Inter in alto, come non è mai successo nel post-Mourinho…
[Riccardo Gatto – Fonte: www.fcinternews.it]