Montella pare rinunciare al possesso palla che ha reso famosa la sua gestione e la Viola si rende pericolosa solo nelle azioni di contropiede, propiziate da qualche passaggio orizzontale di troppo di Cambiasso e Taider. La stessa Inter non rinuncia a ripartire, ma spreca un 5 contro 2 con Juan che sbaglia l’ultimo passaggio per Taider, dando la palla troppo lunga (forse anche l’algerino poteva aspettare a tirare verso la porta di Neto). Seconda parte di tempo coi nerazzurri a tenere il pallone e sfruttare il gioco sugli esterni (Jonathan e Nagatomo non sempre precisi, ma molto attivi). Purtroppo i cross in area, anche pericolosi, non vengono sfruttati per la mancanza di una prima punta di peso.
A livello tattico squadre molto concentrate e nerazzurri molto bassi e compatti in fase di non possesso. La ripresa inizia con le stesse formazioni dei primi 45′. I nerazzurri provano ad essere aggressivi e a tenere il pallino del gioco, ma risultano spesso imprecisi nel fraseggio e nell’uscita del pallone dalla difesa. Montella inverte Borja Valero e Aquilani, ma resta ad aspettare e ripartire. Così approfitta degli spazi in contropiede e la velocità sugli esterni gli permette di arrivare al cross (buco della catena Johnny-Guarin), che poi è causa del rigore, con Juan che atterra Joaquin.
L’Inter prova a reagire e Mazzarri butta dentro Kovacic per Taider e Icardi per un fischiatissimo (senza una ragione precisa) Guarin. Alvarez scala così da mezz’ala sinistra e Kovacic va a destra al posto del Guaro. All’Inter mancava un gol da calcio da fermo ed è arrivato, almeno sugli sviluppi, quello di Cambiasso. Icardi fa sentire la presenza in area e viene spesso a prendere il pallone per far salire la squadra, era mancata una punta di peso. Montella effettua due cambi, con Ilicic per Rossi e Vecino al posto di Aquilani. lo schieramento rimane lo stesso, ma Joaquin diventa l’uomo più avanzato. Ora l’Inter è decisamente a trazione anteriore e dalla parte destra Kovacic e soprattutto Jonathan rischiano il bis, con Borja Valero libero di fare il bello e il cattivo tempo e crossare in area; salva Handanovic. Proprio i maggiori spazi e la rapidità dell’Inter nel riversarsi in contropiede porta Alvarez a mettere un morbidissimo cross per il gol di Jonathan.
Gli ultimi minuti vedono la Fiorentina provare ad attaccare e l’Inter chiusa nella propria metà campo. I nerazzurri falliscono (ed è la seconda volta) il gol in contropiede, con Pereira che non riesca a concretizzare un 2 contro 1. Brividi per i nerazzurri nei minuti finali.
In generale è un Mazzarri che cambia pelle alla sua Inter e non gli uomini. La squadra fa possesso contro i migliori del settore. La Fiorentina è costretta a giocare di rimessa e si rende pericolosa solo in contropiede, approfittando di qualche sbavatura. Manca forse una punta in area a dare peso a un attacco che sembra sterile contro certe difese. Se qualcuno si chiedeva se quest’Inter avesse il carattere per ribaltare una partita il responso è arrivato: ce l’ha. Anche in questo Mazzarri ha fatto centro.
[Luca Pessina – Fonte: www.fcinternews.it]
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