Serie A

Inter-Genoa, le dichiarazioni di Spalletti nel pre partita

Verso Inter-Genoa. Il tecnico Spalletti: “Quel pareggio non ci è piaciuto. Ma stiamo costruendo il nostro futuro per lasciare una traccia”

MILANO – Basta poco, soltanto una partita, per far tornare coi piedi per terra una squadra che era partita bene. Dopo il pareggio in quel di Bologna, in casa Inter, si stanno addessando nuvoloni. Ancora in lontananza ma si vedono.

Ma la gara contro il Genoa, fornisce la possibilità all’Inter di tornare al successo e di far tornare a splendere il sole sopra la Pinetina. La vittoria è importante anche considerando l’avvio scoppiettante delle capoliste. Urge ripartire per non perdere troppo terreno dalla vetta.

Sulla reazione della squadra Spalletti ha detto: “Conosco i miei calciatori, sono i primi a essere dispiaciuti. So che daranno qualcosa di più, li vedo stimolati, il pubblico ha capito il nostro dispiacere, i tifosi tornano in massa. E’ uno stimolo in più, è un qualcosa che ci carica. La reazione ci sarà, faremo qualcosa di diverso da quello che abbiamo fatto a Bologna“.

Sui primi tempi, sotto tono di Crotone e Bologna il mister ha dichiarato: “La squadra ha fatto benino fin qui, cose buone e meno buone, ma stiamo costruendo una strada. La reazione ci deve essere e ci sarà. Ma fino a quando non ci sbatti il muso non ti rendi conti e adesso il muso lo abbiamo picchiato e sappiamo cosa fare e cosa non fare. Sappiamo di non essere superiori a tutti, ma anche di non essere inferiori a nessuno. La gara di Bologna la si doveva vincere, il pareggio non ci è piaciuto”.

Sull’obbligo di fare risultato questo il pensiero di Spalletti: “Gli obblighi sono tanti, fare bene le partite, avere equilibrio, cercare il pallone, fare le diagonali, occupare l’area piccola, mettersi a posto sulle punizioni. Noi le partite vorremmo vincerle tutte, ma questo non vuol dire che dobbiamo vincere il campionato. Questo deve essere l’atteggiamento gara dopo gara, fare contenti i nostri tifosi che ci seguono allo stadio. Io se non fossi seduto in panchina, andrei a vedere quest’Inter dalla tribuna, mi stimola, mi stuzzica. I tifosi hanno voglia di combattere al nostro fianco e noi dobbiamo seguirli“.

La partita contro il Genoa

Sulla formazione: “Vi aiuterei con la formazione perché capisco che è il vostro lavoro. Anche se io devo capire bene chi far giocare. A me non piaceva quando leggevo che non avrei giocato, anche se poi le cose cambiavano. Tra Ranocchia, Brozovic e Eder credo che uno giochi”.

Due parole su Candreva

Su Candreva l’ex tecnico dello Zenit ha detto: “Critica a Candreva? E’ stata colpa mia, perché gli ho chiesto io di tirarli lì. Anche chi ha un piede buono come lui non è detto che deve avere sempre successo. La sua qualità è superiore a quelle che sono le mie conoscenze e le mie sicurezze. Non è stanco perché non influenza su questo, i calciatori come lui non calciano la palla, perché il piede fa tutto da solo”.

A cura di Paolo Baratto

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