La quiete dopo la tempesta. E non è una quiete rilassante. Il fallimento rumoroso dello scambio con la Juventus ha portato a una situazione piuttosto imbarazzante e complessa in casa Inter. Ora che Fredy Guarin, dopo essersi esposto in favore di un trasferimento alla Juve, è rimasto a Milano, sarà dura raccogliere i cocci e rimetterli al loro posto. C’è il rischio che il collante utilizzato non sia abbastanza resistente per fare in modo che tutto torni come se nulla fosse accaduto. Stamattina c’è stato il colpo di scena: il colombiano si è presentato ad Appiano Gentile, nonostante avesse un altro giorno di permesso concesso dal club dopo gli ultimi infuocati giorni. Si è allenato in parte con il gruppo, accolto come sempre dai compagni, quindi ha avuto un colloquio con Ausilio e Mazzarri, che probabilmente hanno cercato di convincerlo a stare tranquillo spiegando le raagioni del club, nella speranza che tutto vada a finire bene.
Ma come può andare a finire, a questo punto? Posto l’assenza di offerte in questo momento, la strada che porta alla conferma in nerazzurro del centrocampista sembra quella più percorribile. Impossibile che si riallacci la discussione con la Juventus, difficile che un’altra società si faccia avanti con un’offerta sufficientemente interessante per l’Inter, che non vorrebbe svalutare il suo cartellino nonostante quanto accaduto tra martedì e mercoledì. E se così fosse? Quale sarebbe la reazione del tifo nerazzurro, che ha già avuto il potere di bloccare la trattativa con la Juventus fino a farla saltare? Toccando con mano l’umore dei sostenitori, la maggior parte di loro non gradirebbe vedere più Guarin all’Inter. Troppo grave l’onta di aver optato per la storica rivale, impossibile dimenticare. Un po’ come accaduto con il lancio della maglia di Balotelli, che pur essendosi scusato ha perso la fiducia dei tifosi interisti, fino all’inevitabile cessione estiva al City. La differenza è che Balotelli aveva mercato e offerte importanti, il Guaro no.
In questo momento, dunque, posto che l’ex Porto non verrà convocato per la partita di domenica contro il Catania, sarà dura anche con scuse pubbliche riconciliarsi con il tifosi, gli stessi che hanno contestato sotto la sede martedì sera proprio per impedirgli di andare alla Juve. Missione compiuta, ma la volontà del calciatore non è stata gradita e questo peserà. C’è davvero il rischio che si crei un clima molto teso nei suoi confronti, qualora tornasse in campo con l’Inter. Fischi e contestazione, in altre parole. L’alternativa? O la comprensione da parte dei tifosi, che accetterebbero di perdonare Guarin (difficile l’unanimità), o la cessione dello stesso entro il 31 gennaio, anche a condizioni non particolarmente favorevoli all’Inter. Scenario, il secondo, che confermerebbe la svalutazione del suo cartellino e farebbe la gioia di qualche squalo che sta sentendo l’odore del sangue proveniente da una ferita ancora aperta. Ipotesi, questa, da non scartare (il Galatasaray è l’ultima voce) soprattutto per questioni ambientali. La buona volontà del colombiano è testimoniata dal suo ritorno anticipato ad Appiano Gentile, ma per tornare a essere un giocatore dell’Inter servirà ben altro. La sensazione, comunque, è che questa faccenda nata male non finirà bene per nessuno.
[Redazione Fc Inter News – Fonte: www.fcinternews.it]