Difficile, difficilissimo, ma O Polvo vuole cambiare aria e dell’Inter gli parlano tutti benissimo. La clausola da 30 milioni rivendicata un anno fa dal Porto è praticamente utopia, per questo c’è stata una promessa della società al giocatore di cessione in caso di proposta vicina ai 10 milioni di euro. Addirittura, dall’entourage garantiscono che a 7 milioni si può chiudere. L’Inter tiene appuntato anche il suo nome, deciderà più avanti, non è il preferito perché la società in quel ruolo sta tenendo nascosto qualche nome di livello molto alto che sogna di regalare al prossimo allenatore, che sia Stramaccioni o chi per lui (appuntamento a settimana prossima per conferme o saluti). Il cosiddetto top player, per intenderci. E magari completando il reparto con un giovane di qualità che possa avere un percorso simile a quello di Kovacic, il mercato oggi si fa anche così, più idee che soldi sperando di indovinare il talento di turno.
Per questo è spuntato nuovamente in queste ore anche il nome di Tonny De Vilhena, centrocampista classe ’95 del Feyenoord, già una colonna della squadra olandese. Giovanissimo ma di assoluta prospettiva, l’Inter ha mandato i suoi 007 a studiarlo, per adesso senza informarsi sui prezzi. Perché bisognerebbe passare da Mino Raiola, agente dell’olandesino che assicurano ricordi Edgar Davids per intensità di gioco con piedi comunque più educati e visione di calcio più matura rispetto all’età che ha. Con Raiola i rapporti restano decisamente freddi, ma De Vilhena come Kondogbia (altro desiderio proibito , però lo ha in pugno il Real) rischia di essere un altro colpo alla Pogba. Vedremo come andranno le cose su questo fronte, se l’Inter deciderà di tramutare l’interesse in trattativa vera e propria, affrontando costi (sopra i 5-7 milioni), concorrenza (dalla Premier e non solo) e proprio lo scoglio Raiola (ci sarebbe da ricucire il rapporto). Tutt’altro che facile, insomma, ma un affare che comunque non pregiudica la pista che porta a Fernando: il brasiliano scalpita, gradirebbe molto la destinazione Milano accettando anche un contratto economicamente sostenibile (non oltre i 2,5-3 milioni). Non prenderlo a 7-8 milioni per spenderne poco più di 5 dal riscatto di Gargano sarebbe quantomeno discutibile: staremo a vedere. Per adesso l’affare resta in stand-by, mentre Fernando chiacchiera spesso e volentieri con Fredy Guarin.
Aspettando di sapere se giocheranno uno accanto all’altro, proprio attorno a Guarin stanno spuntando diverse indiscrezioni in questi giorni. Il suo agente Marcelo Ferreyra è a Milano e ci resterà ancora per 6-7 giorni, in agenda sottolineato in rosso un incontro con l’Inter. Da Fredy è arrivato l’assoluto gradimento di fronte a una permanenza all’Inter, dove si trova bene, non ha intenzione quindi di cambiare. Nessuno però può essere incedibile, il mercato d’oggi per le società italiane è così, per cui si valuterebbero eventuali proposte. Finora niente di ufficiale, ma l’agente di Guarin – che non sa nulla dei sondaggi – vedrà l’Inter anche per capire i piani futuri e sapere di più su ipotetiche richieste di informazioni da altri club. Portando comunque ai dirigenti nerazzurri la disponibilità del colombiano a restare a Milano. E consapevole che l’Inter per meno di 20 milioni o scambi comunque vantaggiosi e di valutazione attorno a questa cifra, neanche si siede a trattare.
Con la Sampdoria, invece, gli uomini nerazzurri si sono seduti eccome alla ricerca di un accordo per Mauro Icardi. Con le garanzie del giocatore che ha scelto l’Inter sin dallo scorso gennaio. Per questo è stato piuttosto facile chiudere con la Samp, anche se non è stato trovato alcun accordo per le contropartite: i blucerchiati volevano comproprietà, l’Inter non vuole perdere gente come Bardi, Duncan (a proposito di mediana futura…) o Longo. Fumata bianca quindi per una valutazione da 12,5 milioni più bonus fino a 13-14 milioni, pagati in più anni, per un prospetto assoluto a cui verrà dato tanto spazio il prossimo anno. Icardi non sarà la riserva di nessuno, la società è stata chiara con i suoi agenti e con il giocatore stesso. Maurito ha avuto la benedizione di Luisito Suarez che ha capito perfettamente come potrà esplodere il ragazzo: “Piedi buoni a centrocampo, Icardi in profondità e diventa letale”. Esatto, da Kovacic e dai nuovi arrivi ci saranno i rifornimenti per l’argentino. Suarez ha capito tutto, anche se è stato fatto fuori come altri uomini della Grande Inter. Arrabbiati, molto, non con Moratti ma con altri uomini della società. Ma non c’è tempo di pensare al passato, specialmente ora: all’Inter hanno la testa al presente e al futuro. Anche se a volte ritornano, questa volta va bene così.
[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]
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