Ora le quotazioni di questi campioni sono al ribasso e gli ingaggi sono comunque gli stessi. Sono poche le squadre europee in grado di poter garantire lo stipendio che Moratti elargisce ai suoi uomini, ma è pur vero che le prestazioni al ribasso possono garantire un risparmio sul cartellino. Se Maicon, dopo Madrid, poteva valere sui 25/30 milioni di euro, ora varrebbe non più di 10 milioni. Se l’eroe massimo Diego Milito, all’epoca dei 30 gol stagionali valeva tra i 15 e i 20, ora a malapena arriverà a toccare quota 10 milioni, nonostante la buona stagione in fase realizzativa. Egual discorso per Wesley Sneijder, l’uomo più pagato dell’Inter con sei milioni di euro d’ingaggio, la scorsa estate in bilico sino all’ultimo giorno di mercato, rimasto a Milano solo dopo la mega offerta russa dell’Anzhi fatta a Samuel Eto’o.
La svalutazione dei cartellini al ribasso, a causata dalle pagelle negative in questa stagione, non gioca perciò a favore di un’Inter che vuole cedere, ma potrebbe giovare alla società in fase di rinnovo contrattuale. Fermo restando che ci sono ancora due mesi di partite nei quali le quotazioni dei prima citati potrebbero sistemarsi (Sneijder ha anche la vetrina dell’Europeo), la dirigenza potrebbe impugnare a suo favore le prestazioni non all’altezza del nome dei suoi campioni in fase di rinnovo, un rinnovo che andrebbe inesorabilmente verso il basso.
Per questo, la RifondInter partirà necessariamente dai rinnovi (ribassati) o dagli addii di coloro che hanno contribuito a renderla grande nel passato. Ora è tempo di guardare al futuro.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]
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