Chiariamo subito che di soldi continuano a essercene pochi ma l’occhio interista si posa ugualmente su obiettivi di mercato di valore assoluto. Gente che gioca in Champions, che ha vinto Mondiali, che è considerata tra i migliori nel proprio ruolo è tornata prepotentemente a essere accostata e acquistata da Mancini e Ausilio. Tutto questo perché? Com’è possibile che senza soldi si possano comprare giocatori di fama internazionale? Come fa un giocatore come Touré solo a pensare di indossare la maglia dell’Inter senza soldi e senza (probabilmente) Champions League? Bisogna essere bravi. Bravi a coltivare sogni e rendere questi giocatori partecipi di un sogno-obiettivo comune. Bisogna essere stati capaci negli anni a creare un grande rapporto con questi campioni basato sulla fiducia a stima reciproca.
Ecco perché Touré, sazio di successi in Premier, si tufferebbe dimezzandosi l’ingaggio in un’avventura “pericolosa” come quella nerazzurra. Lo farebbe per la garanzia più grande che ha: la presenza di Mancini. L’Inter ha preso Shaqiri, si è fatta “regalare” Podolski per sei mesi, ha accarezzato il sogno Lavezzi e ora punta forte le sue fiches su uno dei centrocampisti più forti e completi del mondo: Yaya Touré. Chi questa estate avrebbe scommesso un euro solo sull’accostamento di questo nome alla società di corso Vittorio Emanuele? Nessuno, me compreso. Eppur si muove, qualcosa di concreto.
Tralasciamo i risultati che in due mesi non possono cambiare troppo e concentriamoci sullo sviluppo del mercato. Mancini sta costruendo la squadra su nomi ambiziosi che possono cambiare mentalità e destino della nostra Beneamata. Questo è il modo di proseguire, questo è il modo di ambire a qualcosa di più. Ragionare da grande anche se le casse sono mezze vuote. Siamo sempre l’Inter e che diamine! Cambio di mentalità si diceva: eccovela servita. Alla lunga questo lavoro pagherà. Mancano sei giorni alla fine del mercato e l’Inter, dopo essersi assicurata Shaqiri, Podolski e Brozovic, con mezza difesa fuori gioco pensa ancora a Rhodolpo, Susic, Cassano, Darmian, Diarra, Lucas Leiva, Murillo… Eppur si muove, appunto!
[Filippo Tramontana – Fonte: www.fcinternews.it]
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