Inter: la presentazione dei neo acquisti Campagnaro e Andreolli

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logo-interTutto pronto al centro sportivo La Pineta per la presentazione di Hugo Campagnaro e Marco Andreolli. I due sceglieranno rispettivamente la maglia numero 14 che era di Guarin e la numero 6, di Silvestre. FcInterNews.it è presente e vi racconta in tempo reale. I due difensori presentano le loro divise.

Andreolli, quanto è importante per te tornare all’Inter? Hai pensato di essere già una figura importante?
“Per me è un ritorno a casa. Ricordo il giorno in cui lasciai il ritiro di Brunico 7 anni fa, quello è stato uno dei giorni più tristi della carriera perché lasciavo un ambiente in cui sono cresciuto. E tornare dopo parecchi anni passati in giro a crescere e migliorarmi come persona è per me un orgoglio incredibile. Ricordo anche con grande piacere Facchetti, lui fu una delle prime persone che mi dava consigli, veniva vicino per aiutarmi e conoscendolo come persona non era abituato tanto a parlare. Sapeva toccare i tasti giusti, ancora adesso ricordo lui e i suoi consigli. Essere tornato a casa è un motivo di orgoglio”.

Campagnaro, cosa pensi che l’Inter possa dare alla tua carriera?
“Può dare tanto perché sono arrivato in una grande squadra. Vengo da 4 anni splendidi a Napoli, questa però è una società importante con una grande storia. Sarà un anno importante per me, cercherò di dare tutto. Ora lavoriamo in ritiro, mettiamoci a posto e vediamo cosa fare”.

Andreolli, avevi in qualche modo archiviato l’Inter per la tua carriera?
“No, archiviato mai. Da quando ho lasciato il ritiro tanti anni fa, dentro di me avevo la volontà di far di tutto per avere la possibilità e riconquistare questa maglia. Ho passato dei momenti più difficili come succede a tutti i calciatori, c’è stato anche l’infortunio, ma avevo una grande forza pensando di voler riconquistare questa maglia”.

Andreolli, cosa ti ha colpito di più di Mazzarri?
“Siamo ancora all’inizio, mi ha colpito però la sua voglia e la determinazione che stat trasmettendo a tutta la squadra. C’è voglia di migliorarsi, qui ci sono campioni che hanno vinto tutto e per noi sono un esempio perché vogliono ancora crescere, sono sempre lì davanti per trascinare il gruppo. C’è grande grinta”.

Campagnaro, ti aspettavi di ritrovare Mazzarri all’Inter?
“No, e anche a Napoli fu una coincidenza perché c’era Donadoni. Io avevo trovato l’accordo con l’Inter ma non sapevo nulla, a Napoli volevo lasciare un buon ricordo. Lì la gente mi ha dato tanto, ora sono contento di essere qui. Ritrovo Mazzarri un’altra volta, è il settimo ritiro. So praticamente tutto, e ora devo aiutare chi non l’ha avuto ad assimilare meglio i suoi dettami tattici”.

Campagnaro, sai tutto di Mazzarri. C’è qualcosa di diverso rispetto alle altre avventure?
“No, è sempre stato carico. Alla Sampdoria arrivammo insieme, era carico anche lì. I giocatori devono essere intelligenti a sfruttare ciò che dice lui”.

[Liotta/Pessina – Fonte: www.fcinternews.it]