Forse hanno fatto bene, a patto che non riescano, come al solito a rovinare tutto. Mi riferisco inevitabilmente alla squadra regina, tra i nostri confini, per caos e polemiche. L’Inter di Massimo Moratti. In estate mi ero esposto in prima persona per sottolineare la bontà della scelta Gian Piero Gasperini, opinione che mantengo tutt’ora a dispetto dei risultati deficitari ottenuti dal tecnico; figli diretti non di una sua inadeguatezza nel guidare una squadra di grande livello, ma delle scelte sbagliate di chi ha in mano la gestione della società. Il mercato è stato impostato secondo linee non coincidenti con i dettami tattici di un professionista esemplare che ha sempre giocato con un sistema di gioco, e le dichiarazioni di Moratti lo hanno delegittimato in ogni circostanza togliendogli quella credibilità necessaria a farsi rispettare dalla squadra. Detto questo, Ranieri è l’uomo giusto per risollevare situazioni simili, è un uomo di valore oltre che un buon professionista. Se i poteri forti della società saranno dalla sua parte, senza continue intromissioni e commenti sconclusionati, l’Inter potrà fare bene.
Vincere no, almeno non a mio parere, visto che valuto la rosa nerazzurra troppo logora nei suoi elementi chiave per riuscire a primeggiare anche nel modesto campionato italiano. Il Milan è di altra categoria, e le assenze che ne stanno minando l’efficacia della rosa sono l’unica spiegazione alla difficile situazione di classifica vissuta dai rossoneri. Col ritorno di Ibrahimovic ricominceranno a fioccare anche i punti, non ho dubbi.
Ho qualcosa da dire, per quanto riguarda la gestione delle risorse umane scelta dal Napoli. Mazzarri è incorso in un errore non da lui, una scelta che poco si confà ad un ambiente che ha fame di risultati dopo anni di digiuno. Non ha senso un turnover tanto radicale dopo sole tre giornate di campionato, tanto più privandosi deliberatamente dell’uomo che più di ogni altro consente al Napoli di elevare il suo rango a quello di big: Ezequiel Lavezzi. L’argentino è fondamentale per effettuare il gioco di rimessa con cui il Napoli riesce a rendere al meglio, ha lo spunto giusto per scardinare ogni difesa. Senza questi errori di valutazione, gli azzurri possono tranquillamente sognare.
In casa Juventus invece, non voglio sentire alcun alibi. Il Bologna è la stessa squadra che aveva preso ceffoni nelle prime due giornate, si poteva e si doveva vincere anche in dieci, a prescindere dall’ingenuità di Vucinic. Al di là di ciò, in ogni caso, mi fa un grande piacere constatare come il carattere dei bianconeri sia ritornato all’altezza di come la storia ed il blasone della Juventus impone. Con Conte ci si potranno togliere delle soddisfazioni, anche puntare all’Europa che conta.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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