Miranda è il secondo tassello difensivo dell’Inter per la prossima stagione. Il centrale brasiliano, lascia dopo 4 anni l’Atletico Madrid per tentare il salto in serie A.
PUNTI DI FORZA – Miranda è cresciuto parecchio nella sua esperienza madrilena, soprattutto negli ultimi due anni. Con Godin, infatti, ha composto una coppia di difensori capaci di non far passare uno spillo. Non è un caso che l’Atletico, nel 2013/2014 abbia chiuso con la miglior difesa della Liga (26 reti) e nella scorsa stagione sia finita seconda dietro al Barcellona (29 gol, anche se Miranda ha giocato meno a causa di qualche problema fisico di troppo). Il brasiliano è un difensore brevilineo (185 cm per 78 kg), molto abile nella lettura dell’azione e nell’anticipo e con un discreto tocco di palla. Spesso, l’azione dell’Atletico partiva proprio dai suoi piedi. Altra dote: è molto forte di testa, sia in fase difensiva, che offensiva.
PUNTI DEBOLI – Il gioco dell’Inter potrebbe penalizzare Miranda. Il brasiliano, già con il Brasile, ha dimostrato di non trovarsi a suo agio con un gioco offensivo, perchè fa fatica nel recuperare la posizione, non essendo velocissimo. Questo suo difetto, in un’Inter che, a quanto sembra, sarà molto sbilanciata, rischia di mandare in crisi il brasiliano. Inoltre, bisognerà anche vedere chi sarà il suo partner difensivo: con Ranocchia o Juan Jesus rischia di dover disperdere energie nel porre rimedio agli strafalcioni dei compagni. Si potrebbe trovare meglio con Vidic o Murillo, ma qui entriamo nel campo delle scelte dell’allenatore.