Tu dici: arrivano Cassano e Palacio, e tutti dovrebbero sottolineare come il reparto offensivo dell’Inter si sia notevolmente potenziato rispetto allo scorso anno. E invece ciò che si dice è soprattutto: “Ora poco spazio per il povero Coutinho”. Oppure: “Era tornato carico e maturato dal prestito all’Espanyol, ma adesso all’Inter è di nuovo chiuso”. Pescara-Inter 0-3, tris di Coutinho al minuto 80. Siete stati serviti.
Non si è mai visto, mai nella vita, un attacco di una big italiana con soli due elementi di sicuro e provato spessore. Perché mai l’Inter si sarebbe dovuta limitare ad avere i soli Milito e Palacio? Lo scorso anno la Juventus ha vinto lo Scudetto senza coppe e in organico aveva Matri, Vucinic, Del Piero, Quagliarella e Borriello: cinque per due posti. L’Inter, con le coppe, dovrebbe avere gli uomini contati? Chi lo dice?
Philippe Coutinho sa qual è il suo ruolo e non rischia affatto di rallentare la crescita. Va ricordato che il brasiliano è un classe 1992 (12 giugno), per cui ha da poco compiuto 20 anni. E non vediamo, in Italia, altre società criticate per tenere in panchina come prima riserva un 20enne. In un Paese in cui uno come Giovinco fa l’esordio in una competizione internazionale in Nazionale a 25 anni (Euro 2012), ci si lamenta e si attacca l’Inter perché fa crescere “lentamente” il buon Cou.
Il prestito all’Espanyol l’ha chiaramente fortificato e la scelta è stata quantomai azzeccata. Tra l’altro, con il modulo di Stramaccioni – una punta, una seconda punta e un trequartista – uno come lui potrà tranquillamente trovare spazio. Non a caso, al momento, gli 007 nerazzurri del mercato sondano il terreno per una punta in grado di ricoprire il ruolo di vice-Milito. Un attaccante che però non sia solo d’area (come lo era Pazzini), ma che sia capace di svariare e mettersi a disposizione dei compagni. Uno, insomma, in grado di dialogare con i piedi docili di Sneijder, Palacio, Cassano e Coutinho. Senza dimenticare Alvarez.
Sta nascendo un’Inter ‘dai piedi buoni’ e, in questo quadro tattico, uno come Coutinho ci rientra alla perfezione. Centellinandone il minutaggio, e con il palcoscenico dell’Europa League a disposizione (si spera), il giovane Philippe potrà crescere benissimo. E poi parliamoci chiaro: chi meglio di Stramaccioni sa come utilizzare un giovane attaccante di ottime prospettive?
Per cui, altro che Coutinho sprecato. Il tempo dirà chi avrà avuto ragione.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]