Inter: meglio perdere una battaglia che la guerra!

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Lo ammetto. Se all’inizio ero scettico sulla scelta della non convocazione dei sudamericani per la gara di Supercoppa con il Milan, ora mi sono ricreduto. Un’Inter che vuole tornare a vincere per gli obiettivi che le si addicono deve saper gestire le forze, fare il giusto turn over e soprattutto dare fiducia ai nuovi acquisti, ragazzi che hanno fatto la preparazione con Gasperini in quel di Pinzolo e potranno misurarsi con i più esperti rivali del Milan in Cina. I rossoneri, dal canto loro, puntano sull’usato sicuro. Thiago Silva, Pato, Robinho e Mario Yepes sono stati fatti rientrare, segno chiaro che il Milan vuole imporsi, soprattutto psicologicamente in quel di Pechino, acquisire il vantaggio per protrarlo fino a fine stagione, laddove riaffronterà i nerazzurri, per il derby che potrebbe valere lo scudetto.

L’Inter, dal canto suo, tiene comunque alla Supercoppa, altrimenti sarebbe anche inutile partire per Pechino. Tanto vale allora, cambiare rotta lunedì prossimo e tornare direttamente a Milano, senza arrivare in Cina, via Parigi. Il ragionamento calza e anche lo stesso capitan Zanetti, nonostante in cuor suo sia dispiaciuto dal fatto di non poter guidare la squadra contro i cugini, ha sposato la comune decisione di tecnico e società. Troppo alto il rischio di poter incappare in guai muscolari, come accadde lo scorso anno. Tra l’altro a essere risparmiati sono cinque giocatori che, lo scorso anno, hanno tutti sofferto di guai muscolari, a partire dal tormentato Milito, passando per Cambiasso, Lucio e anche Maicon, quasi sempre al di sotto delle sue prestazioni, a causa di una condizione quasi sempre precaria.

Meglio non rischiare. Meglio perdere (se proprio deve arrivare la sconfitta ) una battaglia che la guerra. Tutti all’Inter lo sanno, il rischio di perdere pedine fondamentali nel corso della stagione è alto, specie se si tratta di giocatori oltre i trent’anni che necessitano di più tempo per tornare in condizione, nonostante siamo comunque di fronte ad autentici mostri come Maicon, Lucio e Zanetti. Meglio non forzare la mano, lasciare lavorare con calma i reduci dalle fatiche di Coppa America. Chi li sostituirà farà senz’altro la sua parte, a dimostrazione del fatto che l’Inter è una squadra completa che può giocarsela con tutti anche senza i suoi uomini di spicco come i sudamericani.

[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]