È davvero sempre mercato. Perché gli osservatori non si fermano mai, le prime idee vengono impostate, nascono i primi contatti. E perché gennaio è molto più vicino di quanto non sembri. Naturalmente, non si parla ancora di vere e proprie trattative se non per rari casi. Ma si iniziano a programmare le mosse future, a monitorare le piste più calde. Già da ieri sera, con l’Inter che ha speito i suoi uomini in terra tedesca per seguire la sfida tra Eintracht Francoforte e Borussia Dortmund. In campo c’era Sebastian Jung, terzino destro classe ’90 che in Germania è ritenuto tra gli elementi più interessanti anche in prospettiva.
Ha giocato 90 minuti sulla sua corsìa, nel 3-3 finale contro i campioni in carica di Jurgen Klopp. Jung è uno dei diversi nomi che l’Inter segue per la fascia destra, perché quello è considerato un ruolo da rinforzare nelle prossime campagne acquisti. Con l’Eintracht si era già parlato di Seba nei mesi scorsi, quando il ds Hubner arrivò in sede in Corso Vittorio Emanuele per sondare il terreno su Caldirola: l’Inter strappò un’opzione ‘verbale’ sul giocatore e adesso lo segue per valutare cosa fare. L’osservazione di oggi non resta un evento isolato, insomma. Intriga anche Santiago Arias dello Sporting Lisbona, ma finché non passerà in prima squadra per dimostrare qualcosa di più, di trattative non se ne parla. E non ci si ferma qui.
Se si passa al centrocampo, impossibile non citare poi quel Paulinho che è qualcosa in più di un obiettivo. A luglio l’Inter è stata a un passo, troppo forte però la tentazione del ragazzo di giocarsi il Mondiale per Club, occasione irripetibile. E allora arrivederci a gennaio, ma già dalle prossime settimane si lavorerà per chiudere una trattativa già in stato decisamente avanzato. Bisogna discutere sulle cifre e anche con i fondi d’investimento che trattano per il cartellino del centrocampista, ma l’Inter sa di avere il giocatore virtualmente in pugno. “Le cose andranno come devono”, ha sibilato Paulinho ieri. Ma finché non ci sono le firme non si può stare sereni, quando hai potenze come il Paris Saint-Germain sempre in agguato (Lucas docet). E proprio il PSG sta seguendo anche quel Juan Fernando Quintero che a Pescara ha iniziato col turbo: talentino colombiano, assomiglia in tutto e per tutto a Marco Verratti. Guarda caso, anche lui poi finito a Parigi dopo un tentativo nerazzurro. Quintero ha le geometrie e la personalità del giocatore vero. L’Inter provò a prenderlo col Siena in una notte di luglio. Troppo tardi, perché in quella stessa notte il Pescara aveva sistemato i documenti per portarsi a casa il dopo-Verratti. L’Inter lo tiene ancora d’occhio, difficile prenderlo a gennaio se non con un’offerta importante. Ma occhio, perché Leonardo monitora da vicino Quintero. Proprio come gli uomini nerazzurri. Attenzione, quindi, al Verratti-bis. In tutti i sensi.
E poi, c’è il capitolo attacco. A gennaio un rinforzo è ipotesi plausibile, anche se non di primissima fascia. Tornano quindi in ballo i vari nomi circolati in estate, da Floccari in giù. Magari con la formula del prestito, per riempire una casella rimasta vuota già in estate. Per questo bisogna attendere, sarà questione di occasioni. Ma il vero innesto importante può arrivare per la prossima stagione. E chissà che non venga bloccato in inverno. Perché già in queste settimane, l’entourage di Fernando Llorente ha mosso i primi contatti. Hanno chiesto un incontro all’Inter, con la Juventus l’operazione non è affatto chiusa. E sul puntero basco ci sono anche tante altre società. L’Inter sta valutando, perché Llorente si libera a parametro zero a giugno. Da qui però nasce il problema ingaggio: richiesta da 5 milioni (o 4 con bonus), decisamente tanti. Proprio questo frena la possibilità di trattare, almeno nell’immediato.
In attesa della risposta, proprio in Liga c’è l’attaccante su cui la società vuole puntare. Quel Samuele Longo che ha rapito il cuore dei tifosi (e dei dirigenti) dell’Espanyol con due gol in due partite. E siamo solo all’inizio. Come fu per Coutinho, l’Inter con la società catalana è stata chiarissima: il prestito secco resta e resterà tale, Samuele a fine stagione torna a casa. Con buona pace del ds Planes, che per tenerlo farebbe follie. Longo tornerà, più forte di prima, più pronto che mai. Sullo stesso volo (naturalmente Spagna-Italia) di Llorente? Questo lo racconterà il mercato. Che non finisce proprio mai…
[Fabrizio Romano –