“Ciò che Mazzarri sta facendo è eccellente, il lavoro di Moratti è eccellente”. Parole e musica di Erick Thohir. Il nuovo azionista di maggioranza dimostra immediatamente di saperci fare con le uscite mediatiche, dalla ‘3’ a Iverson alle ultime frasi rilasciate a Sky. Non a caso, si occupa di media. E non c’è ragione per credere che alle parole poi non seguiranno i fatti. La conferma la darà solo il campo, ma l’avvio è fin qui ottimo.
L’indonesiano dimostra dimestichezza con l’argomento Inter quando parla con disinvoltura di Ventola, Fresi o Martins. Magari non sarà lo storico più accanito della ‘cosa nerazzurra’, ma certamente non è neppure un alieno appena atterrato su un pianeta sconosciuto.
Quello che importa ai tifosi, però, è il mercato di rafforzamento. La squadra sta andando benissimo, si è trovato il giusto mix tra le richieste dell’allenatore e la disponibilità del gruppo. Lo si evince dai dettagli: chi entra a gara in corso fa sempre bene, nessun ‘mal di pancia’ e tanta dedizione. Anche quando il risultato è stato deludente, nessuno ha mai potuto pensare che in campo non si sia dato tutto. Insomma, la strada tracciata pare essere quella giusta. Davanti, Juve, Napoli e Roma corrono: per arrivare in Champions, ci sarà bisogno di un ulteriore salto di qualità. E la testa, appunto, va a gennaio.
“Ho delle mie opinioni in senso positivo, per questo dico che c’è bisogno di gente sulle fasce, visto che ci sono Jonathan, Nagatomo e forse Pereira. Pensate se qualcuno si infortunasse; per questo ci siederemo ad un tavolo e ci metteremo d’accordo. Maggioranza o minoranza non contano, troviamo un piano per vincere nei prossimi 3 o 5 anni”. Non si nasconde Thohir, parla apertamente come di rado siamo abituati a sentire (e fare) in Italia. Entra nel merito, spiega i concetti. Senza timore. In effetti, con Wallace da svezzare e Pereira da recuperare, la tesi dell’indonesiano trova d’accordo. Lo stesso Mazzarri, sebbene in maniera molto più abbottonata, non ha nascosto i possibili scenari futuri. “Adesso sugli esterni stiamo andando molto bene, poi è chiaro che è sempre meglio migliorare. Qualcuno ha poco spazio e potrebbe andare a giocare (Pereira? ndr). A gennaio ci confronteremo: se ci sarà la possibilità di prendere qualcuno più forte, lo faremo. E’ sempre stato così per me: un riempitivo a gennaio non serve”.
Insomma, qualcosa manca, almeno per agguantare quel terzo posto che vorrebbe dire playoff UCL e, forse, 30 milioni in più nelle casse societarie. Con la prospettiva di tornare a sentire quella musichetta che, appena 3 anni fa, fu tanto dolce. Con la squadra in Champions, per Thohir sarebbe più facile indirizzare il rilancio del marchio e di tutta la macchina commerciale come da programma. Una gestione intelligente, sia a livello di comunicazione che di mercato: pochi fronzoli e molta concretezza. Ecco perché Erick apprezza Walter e Walter ha già indirettamente avallato le scelte del nuovo azionista di maggioranza. Il tutto con la supervisione di Massimo Moratti, una figura di riferimento forte a cui Thohir proprio non vuole rinunciare.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]