INTER (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Rolando, Juan Jesus; Jonathan, Zanetti, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Guarin; Palacio.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Bonera, Constant; Poli, De Jong, Muntari; Saponara, Kakà; Balotelli.
Primo tempo – Si inizia con i nerazzurri più aggressivi e manovrieri, ma è un fuoco di paglia, bastano 7 minuti ai rossoneri per assestarsi meglio in campo e prendere in mano le redini del match. E’ proprio Saponara, con un tunnel a centrocampo ai danni di Campagnaro, a dare il là alla prima occasione del match, la palla viene dirottata su Balotelli che si coordina e calcia, il suo tiro è però deviato in angolo, passa un minuto e ancora Balotelli ha la palla buona in area ma la sua girata termina sopra la trasversale, il trittico di occasioni si chiude all’11′ quando è Kakà ben servito, al limite dell’area, a calciare verso la porta, Handanovic in tuffo respinge. L’Inter arretra e fatica a creare situazioni di pericolo, ci prova dai 20 metri Guarin ma la sfera si perde a lato di un metro, risponde poco dopo Muntari con una bella conclusione dai 16 metri che sfila a lato, è comunque sempre il Milan, con Poli e Saponara tra i più attivi, a menare le danze, la coppia centrale rossonera ha invece facile gioco a fermare le sporadiche ripartenze nerazzurre. Al 29′ Handanovic sceglie male il tempo dell’uscita, sugli sviluppi di un corner, e va a contrasto con Bonera, sulla sfera vagante si avventa Poli che con un impreciso piattone mette la sfera alta con la porta difesa ormai solo da quattro difensori di casa. Sale il nervosismo al 39′ quando Mazzoleni sorvola su un contrasto in area tra Zapata e Palacio, l’ultima emozione del tempo, in pieno recupero, la regala ancora l’Inter con Cambiasso che, di testa, spedisce a lato.
Secondo tempo – Rimane negli spogliatoi Constant per un trauma distorsivo alla caviglia destra, al suo posto entra Emanuelson. Parte meglio l’Inter che già al 1′ con Jonathan trova la via della porta, para Abbiati, al 4′ su colpo di testa di Campagnaro salva Zapata appostato nei pressi della riga. Il Milan però, come nel primo tempo, si riassesta in campo e inizia a creare occasioni, all’8′ Muntari lancia Balotelli che controlla, entra in area e calcia a giro Handanovic vola a respingere, salva poi Nagatomo in anticipo su Saponara, poco dopo è ancora Balotelli a girare d’esterno verso la porta, un difensore salva deviando la sfera in angolo. Mazzarri inserisce Kovacic per uno spento Taider e poi Kuzmanovic per un positivo Zanetti. La partita continua ancora a farla il Milan ma fatica maggiormente a rendersi pericoloso, rischia l’autogol Campagnaro che salva su Balotelli, entra Matri per Saponara che si è acceso solo a tratti. Nell’ultimo quarto d’ora, approfittando del netto e vistoso calo fisico dei rossoneri, sale in cattedra l’Inter che attacca adesso con convinzione e che si avvicina con sempre maggiore pericolosità alla porta di Abbiati che si supera al 35′ prima su un rasoterra di Palacio e poi ancora sulla ribattuta dell’argentino, un minuto dopo il portierone rossonero vola a disinnescare in deviazione bassa un tiro sporco di Kuzmanovic. Al 40′, quasi inevitabile, arriva il gol partita dell’Inter, Jonathan serve in area Guarin che gira verso il cuore dell’area dove Palacio anticipa Zapata e di tacco batte Abbiati. Entra anche Pazzini, al rientro dopo l’infortunio, per uno stanchissimo Poli , ma i rossoneri, pur generosi, riescono solo a sfiorare il gol con una punizione tagliata di Balotelli che Handanovic devia con la punta delle dita anticipando d’un soffio De Jong. Nel convulso finale viene anche espulso Muntari.
Finisce con la vittoria dell’Inter un derby combattuto ma povero di contenuti tecnici apprezzabili, partita strana con l’Inter coraggiosa ed aggressiva ad inizio e fine dei due tempi e Milan più organizzato e convincente nelle fasi centrali. Per le occasioni prodotte e per aver cercato di fare con sempre maggior propositività la partita, il pari sarebbe stato forse meritato per gli uomini di Allegri, ma , se non si butta la palla in rete, sicuramente non si vince, se poi si subisce gol diventa notte fonda! Come al solito la squadra ha messo attenzione, abnegazione e determinazione, ma è mancato qualcosa, chiamiamolo cinismo, cattiveria, o forse qualità? Fatto sta che, anche questa volta, è mancato il risultato al cospetto di una squadra che ha più difeso che attaccato, giocando sempre di rimessa e sui nervi piuttosto che affidandosi ad un gioco propositivo e convincente. La stagione continua dunque nel segno della delusione, per Natale niente regalo per i fan rossoneri!
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]
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