E’ tempo di iniziare a fare sul serio. Vuoi perché le chiacchiere di un calciomercato più parlato che vissuto, e comunque attivo solamente (ahinoi) in uscita ai massimi livelli, stanno per lasciare spazio ai primi scampoli di calcio vero, che per quanto parziale e poco indicativo non potrà che scatenare i primi appetiti di tifosi ormai da troppe settimane in astinenza dal loro spettacolo preferito.
Il derby di domani per la Supercoppa Italiana, oltre a rappresentare un motivo di confronto sempre interessante, specie perché metterà davanti le due squadre che si contenderanno il campionato, è anche una buona occasione per le due grandi avversarie di “annusarsi” ed eventualmente intervenire nelle successive fasi di trattative.
Non ne faccio mistero, ma il mio pensiero è che il Milan si affacci alla sfida da favorita. Oltre a poter contare su una rosa decisamente più all’avanguardia sia a livello qualitativo, ma anche per quanto concerne agonismo e mobilità, i rossoneri hanno il grande vantaggio di aver gestito alla grande questa fase costruita su voci e sussurri senza colpo ferire. Una differenza basilare rispetto alla controparte nerazzurra, dilaniata praticamente a cadenza giornaliera dalla possibilità che uno dei suoi fuoriclasse abbandoni la barca per dirigersi verso altri lidi.
Peraltro, i rossoneri guardano a quel che accadrà dopo il match con la serenità derivante dalla consapevolezza di essere più forti, affiancata dalla scelta di intervenire sul mercato solo qualora qualcuno dovesse provare a colmare il gap. È poi evidente che eventuali occasioni irripetibili, non verranno lasciate cadere nel vuoto, anche per quanto concerne i nomi più importanti.
L’Inter sembra invece vittima di un ridimensionamento deciso da Moratti, e ben esemplificato dalle voci vere o presunte che siano, degli ultimi giorni. Un tempo i nerazzurri erano la squadra accostata all’acquisto di qualsiasi campione fosse sul mercato, oggi sono il più fertile dei terreni di conquista. Un territorio che aspetta solo di essere bucherellato dalle bandiere dell’investitore di turno. La partenza di Sneijder o chi per esso, rischia di rappresentare la definitiva fase finale dell’epopea di grandeur interista.
I nomi di cui si parla sono il pur buon Casemiro, tutto da verificare, però, ai massimi livelli europei, e quel Lucas assolutamente fenomenale in Brasile, ma che già ha rispedito al mittente i tentativi interisti. Il pessimismo che serpeggia negli ambienti nerazzurri è assolutamente comprensibile.
Ribadisco invece il mio totale assenso all’operazione che ha portato Mirko Vucinic in bianconero. E’ il giocatore che serve, oltre a rappresentare un’alternativa valida per qualsiasi modulo Antonio Conte decida di adottare. Di Vidal abbiamo già parlato, mentre per quanto concerne la difesa segnalo come una buona operazione quella che ha vestito di bianconero Lichtsteiner. Lo svizzero, pur non essendo un fenomeno, è un giocatore che potrà tornare utile, e parecchio.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]