L’Inter vince, è tornata l’Inter. Equazione semplice, forse addirittura troppo, ma che è comunque utile a riaprire discussioni e speranze riguardo un campionato che fino a qualche settimana fa, pareva chiuso con troppi mesi d’anticipo. Io stesso non faccio mistero di aver pronosticato con cognizione di causa la vittoria del Milan, idea che non cambio neppure dopo il trend positivo inanellato da Leonardo e i suoi ragazzi. Il cammino dell’Inter non mi riesce a convincere del tutto, impressione confermata dall’eccessivo affanno con il quale i campioni del mondo in carica sono riusciti a spezzare le reni al Cesena. Con quel rigore solare negato ai romagnoli, e soprattutto senza l’assurda espulsione di Giaccherini, il match sarebbe finito sicuramente in maniera diversa, e magari i punti di distacco non sarebbero “solo” sei. Suona la grancassa del tifo nerazzurro, ma è opportuno notare come la squadra di Leonardo fosse in campo con la formazione titolare (l’ unica “riserva” era Materazzi) e le streghe del recente passato emerse nel finale sono un campanello d’allarme troppo sonoro per non essere notato.
L’unico argomento che sembra distogliere l’attenzione dalla rimonta ai cugini rossoneri, è l’ipotesi di un clamoroso ritorno di Mourinho sulla panchina nerazzurra. Le notizie che arrivano dalla Spagna parlano di uno Special One in totale rottura con il club merengue, in virtù dei suoi pessimi rapporti con Jorge Valdano. Nulla di più falso, e soprattutto nulla di più assurdo. Non entro nel merito della relazione che intercorre tra i due, ma conosco bene Florentino Perez, e so perfettamente come sia solo lui l’interlocutore necessario a Mourinho per poter lavorare come desidera.
Soprattutto per questo sono arciconvinto che le voci che vogliono il portoghese di ritorno in Italia, magari in coppia con Leonardo, siano assolutamente infondate. La conferma mi arriva dall’intelligenza dei due, troppo furbi per non sapere che una loro coesistenza sarebbe di troppo difficile attuazione. Mourinho è un allenatore-manager a tutto tondo, non credo accetterebbe mai che qualcuno decida o suggerisca gli acquisti al posto suo. Il ruolo presunto di Leonardo nella dirigenza ad affiancarlo, verrebbero quindi a cadere ancor prima di essere costruito.
Per quanto concerne il mercato nerazzurro, permettetemi di sconsigliare l’acquisto di Sanchez. A leggere giornali e quant’altro, pare che si stia parlando di un fenomeno, ma per quanto mi riguarda non è esattamente così. Il cileno è un giocatore fantasioso, di ottimo spunto, ma non mi sembra un calciatore in grado di poter sostenere una platea di primissimo livello. Inoltre il suo inserimento nel contesto di una squadra difensivamente fragile come l’Inter, potrebbe scompaginare gli equilibri faticosamente ricostruiti dopo il “Medioevo di Benitez”. Diverso il discorso per quanto riguarda Ganso. E’ un ragazzo di assoluto talento, anche se personalmente tendo a diffidare dai sudamericani per la loro attitudine a perdersi per strada. Gli esempi di Adriano e Ronaldo sono davanti a tutti. Quanto talento sprecato!
Anche la Juve si vede costretta a non sprecare qualcosa, e cioè questa finestra di mercato. Vedo e leggo nomi che poco hanno a che vedere con la storia ed il blasone bianconero, così come mi era parso quest’estate al momento della dispendiosa, numerosa ma inadeguata campagna acquisti orchestrata dalla dirigenza. Fortunatamente almeno Floro Flores se lo sono risparmiati, ma se si pensa a chi è arrivato in estate e lo si confronta con chi potrebbero essere i papabili a partire al termine della stagione c’è da avere i brividi. Su dodici acquisti penso che almeno nove siano già sul punto di lasciare Torino a fine campionato. Alcuni addirittura già in questa finestra di mercato. A parte Krasic, Quagliarella ed in parte Bonucci, non vedo davvero chi salvare. L’unico profilo all’altezza della situazione per l’immediato, purchè arrivi in prestito, mi pare quello di Luis Fabiano. Stiamo a vedere.
Non posso che chiudere dedicando il mio pensiero alla recente richiesta di un parere da parte della FIGC all’Alta Corte del CONI sulla mia presunta radiazione. Assurdo! Pensateci, sarebbe come se i presidi delle scuole chiedessero al Ministro dell’istruzione in merito ai voti dei loro scolari, è un procedimento che trovo assolutamente senza senso. Non è altro che l’ennesima stucchevole ed infondata iniziativa con la quale si cerca, disperatamente, di salvare il pessimo ed illegittimo operato della giustizia sportiva del 2006. Dal processo, del resto, sta chiaramente emergendo come io non abbia commesso alcunchè di illecito, e come siano stati altri i protagonisti di scorrettezze che potrebbero avere risvolti penali. In via Allegri, però sembrano troppo turbati dal mio fantasma per rendersene conto, e soprattutto per accorgersi che il sistema calcistico da loro costruito è allo sbaraglio più totale.
Siamo in mano ad Abete, d’altronde, ed è chi ama il calcio, non certo io, che deve iniziare a preoccuparsi.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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