Giovane e un pò più italiana. Ancora vincente. E’ l’Inter che verrà, è un progetto che parte da lontano per arrivare lontano, è la nuova filosofia nerazzurra. In principio fu Ranocchia, acquistato per metà dal Genoa, il rinforzo ideale per chiudere a chiave la difesa del futuro. Dove Santon e il promettente Faraoni, preso a zero dalla Lazio, sono un’assicurazione di talento e affidabilità.
Davanti poi c’è Destro, il predestinato, appena dietro c’è Coutinho, una scommessa già vinta per il rapporto qualità/prezzo/età: ha diciott’anni, è costato solo 3,5 milioni, gioca già con la personalità di un frequentatore abituale del Meazza. Adesso, tocca a Viviano. E alla naturale conclusione di quella felice intuizione di due anni fa, ovvero prendere la metà dal Brescia di un portiere che ha sempre avuto carisma da vendere, anche da ragazzino.
La trattativa è partita a inizio settimana: l’Inter vuole riscattarlo tutto, ha deciso di comprare l’altra metà dal Bologna, lo lascerà comunque a Malesani fino a Giugno, poi deciderà se portarlo subito alla Pinetina. Julio Cesar, sia chiaro, non si tocca. E’ il portiere del presente e anche del futuro prossimo, Viviano è l’investimento per il domani, la sicurezza di avere in mano il nuovo Buffon. Il nuovo Sneijder è invece ancora Sneijder: la firma è in arrivo, l’olandese si legherà all’Inter fino al 2015, riceverà anche lui quel ritocco precedentemente garantito a Milito e Maicon.
In questi giorni, poi, hanno proposto a Moratti e Branca di prendere un altro trequartista, si chiama Trochowski, ha 26 anni, è polacco naturalizzato tedesco, gioca –bene- in Nazionale e nell’Amburgo ma ha un solo difetto: viaggia nello stesso ruolo di Snejder e Coutinho, ecco perché l’Inter lo seguirà attentamente ma non è convinta di spendere in un ruolo già coperto. A proposito di ruoli, il Milan cerca in difesa e ha individuato nel belga Verthongen l’elemento giusto da monitorare per Gennaio e dintorni. Ha 23 anni, è in Olanda da quattro stagioni, ha stupito Allegri nella sfida di Amsterdam, la riprova a San Siro, appuntamento fissato per l’8 Dicembre. Un mesetto dopo, circa, si deciderà il futuro di un talento spagnolo segnato sul taccuino delle italiane: si chiama Nolito, è un attaccante del Barcellona B che non ha ancora deciso di firmare il rinnovo di contratto (scade a Giugno) con il Barca.
A inizio 2011 gli faranno una proposta definitiva, lui intanto ammicca all’Italia, piace (e molto) al Palermo e al suo ds Sabatini, verrà valutato anche del Napoli pronto a mandare i suoi osservatori in missione. Vi saprò dire. Anche come si muove il Genoa: gli hanno infatti offerto recentemente Juan, esterno sinistro del Flamengo in scadenza di contratto sempre a Giugno, segnalato a Preziosi dagli stessi intermediari che hanno concluso l’operazione-Rafinha. Attenzione alla concorrenza, italiana e spagnola, la stessa che non molla il fratello di Zuculini, più piccolo e più bravo del fresco genoano ancora a caccia di una maglia. Franco è già in Italia, Bruno vuole raggiungerlo ma farà 18 anni soltanto ad Aprile e il Genoa è convinto di avere una corsia preferenziale per riunire i due fratelli. Si stanno muovendo però le grandi di Spagna, ci sta pensando seriamente anche il Napoli (l’estate scorsa ad un passo dal fratello maggiore): il ragazzo ha talento ed è comunitario, Preziosi ha fiutato prima di tutti l’affare e dovrà convincere presto il Racing o l’operazione diventerà più difficile e costosa. Ma preziosa come i giochi di famiglia.
[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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