Inter più ritocchi, nessuna follia: il mercato è già varato

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Da Piero Ausilio a Marco Branca, fino ad arrivare ai vertici con il presidente Moratti. Da Corso Vittorio Emanuele non sanno più come farlo capire: il prossimo mercato dell’Inter non sarà un mercato pieno di follie, una rifondazione che troppo frettolosamente è stata ipotizzata, ma sarà impostato con la solita attenzione, ovviamente con dei movimenti e senza l’attendeismo dello scorso anno.

Insomma, la prossima campagna acquisti e cessioni dell’Inter è già stata impostata su questa linea che va attentamente analizzata. Quello nerazzurro sarà un mercato di ritocchi, non pochi, per ringiovanire il gruppo: qualcuno partirà, con ogni probabilità anche qualche pezzo forte – Maicon primo della lista -, ma allo stesso tempo si investirà con attenzione su giocatori arrivabili senza tuffarsi in follie senza senso. Quando arrivò Eto’o, ad esempio, fu per lo scambio con Ibrahimovic, dunque per poter pensare a campioni come Tevez bisogna soltanto ipotizzare un’operazione allargata con altri elementi nella trattativa oltre al cash. E’ ora quindi di dimenticarsi le figurine e i sogni impossibili – vedi Cesc Fabregas, tipica bufala inglese d’aprile -, e pensare alla realtà più concreta. L’Inter agirà, ma senza rifondare, perché colonne come Stankovic, Cambiasso, Lucio o Zanetti rimarranno dove sono.

Prima di tutto, quindi, vanno analizzati i possibili campioni in partenza. Nessuno è incedibile, ma per l’offerta giusta: il discorso quindi vale per Julio Cesar e Sneijder, che restano nel mirino del Manchester United ma potrebbero lasciare Milano soltanto se Ferguson decidesse di sborsare un fiume di milioni, idea al momento difficile da attuare visti i debiti dei Glazer dalle parti di Old Trafford, per cui il budget sarebbe spalmato diversamente e di sicuro non su entrambi i campioni nerazzurri. Stesso discorso per Maicon, che se trovasse l’avventura giusta per una buona offerta sul tavolo dell’Inter potrebbe partire per far cassa e reinvestire, in piena ottica Fair Play Finanziario. Bisognerà però fare attenzione agli elementi teoricamente di ‘secondo piano’ in uscita, gente come Mariga, Coutinho o Obi che non andrebbe persa definitivamente: non accadrà per gli ultimi due, ma per McDonald il rischio c’è. Potremmo mangiarci le mani tra qualche anno, il ragazzo ha qualità e forse bocciarlo per sempre si potrebbe rivelare alla lunga un errore grave: staremo a vedere come finirà. Altre cessioni si renderanno invece necessarie, c’è chi si svincolerà come Obinna e chi dovrà essere smistato come accadrebbe per Sulley Muntari se il Sunderland decidesse di non riscattarlo, mentre ci sono situazioni tutte da decifrare come quella particolare legata a Davide Santon, di ritorno da Cesena.

In entrata, serviranno operazioni intelligenti, vedi quella che ha portato alla prima metà di Ranocchia che fu bloccata nella scorsa estate con abilità dai nostri dirigenti – Galliani ancora se ne pente -, oppure trattative come quella che ha permesso di arrivare ad un bomber di razza come Giampaolo Pazzini per soli 12 milioni più il deludente Biabiany. Servirà astuzia e fiuto per le occasioni migliori, come potrebbe essere per un Inler o per un Criscito, con la solita opzione maxi-operazione con il Genoa per arrivare a Criscito se dovesse partire Maicon, con Nagatomo adattabile a destra. Ed ovviamente si investirà con attenzione sul centrocampo – la zona principale da rinforzare -, ma forse ci sarà anche un colpo in avanti.

In casa Inter sanno già come muoversi, ma non bisogna aspettarsi alcuna rivoluzione o rifondazione: i dirigenti nerazzurri punteranno, come da loro stessi spiegato, a “ringiovanire e rinforzare la rosa”, ma non ci saranno uscite di massa o situazioni simili. Tutto questo andrà valutato e sottoscritto anche dal tecnico, che verosimilmente sarà ancora Leonardo ma le sorprese non vanno mai escluse, basti ricordare quanto accadde con Roberto Mancini per capire cosa si intende. Insomma, le fantasie folli le lasciamo ad altri, ora bisogna pensare alla realtà che vedrà un’Inter protagonista sì sul mercato, ma con il FFP sempre in testa, e una programmazione già partita che prevede diversi movimenti ma nessuna pazzia. Perché il prossimo anno bisognerà ripartire, non semplicemente distruggere…

[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]