Un buco da 30 milioni di euro. Il lavoro dell’Inter sul Fair Play Finanziario si sta sviluppando in maniera sana e intelligente da diverso tempo. Quest’anno, con tanti ingaggi importanti tagliati, il processo va avanti. Addirittura, senza questi salari che pesavano tantissimo sulle casse nerazzurre, c’è il 30% di risparmio sul solo monte ingaggi, senza calcolare poi gli eventuali incassi dai cartellini che potrebbero arrivare da Maicon o Pazzini. All’appello nel bilancio nerazzurro, però, mancheranno quest’anno i 30 milioni di euro che la Champions League garantiva alle casse di Corso Vittorio Emanuele dalla stagione 2002/2003.
Proprio questi 30 milioni fanno ballare il progetto nerazzurro, come ha spiegato il Corriere dello Sport stamane. Entro il 2013/2014, l’Inter punta ad essere in regola con il Fair Play Finanziario. Ma, come tantissime altre società, il rischio multa è concreto perché si può sforare ancora. E quel buco da 30 milioni si può coprire con diverse strade: innanzitutto l’ingresso di nuovi sponsor e il nuovo contratto triennale sottoscritto per i diritti tv. Inoltre, c’è il fattore Europa League: il cammino dovrà essere più lungo possibile, proprio per garantirsi introiti sicuri.
Infine, c’è il discorso stadio. Che dal punto di vista dell’ottica futura è assolutamente una manna dal cielo. Sia perché porta nuovi sponsor, sia perché naturalmente essendo di proprietà dà garanzie dirette all’Inter. Impossibile pensare a introidi da 450 milioni a stagione come per Barça e Real, ma la strada è questa. Il piano per evitare problemi, la strada più sana per l’Inter.
[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]