LA TATTICA – Nella conferenza di ieri, Andrea Stramaccioni ha lasciato intendere che lascerà a riposo qualche pezzo da novanta, visto il tour-de-force che attende i nerazzurri. Cominciato domenica sera con il Torino, il calendario nerazzurro resterà fitto di impegni ogni tre giorni fino al 7 ottobre, giorno del derby di Milano. E allora possibile più di un cambio nella formazione che affronterà i russi. Probabile il riposo di Cambiasso e Sneijder, perni quasi imprescindibili per il centrocampo. In forse anche Alvaro Pereira e uno dei due centrali di difesa. Da decidere anche sull’impiego di Guarin. Agli straordinari sarà chiamato Milito: con Palacio ai box, difficilmente Stramaccioni rinuncerà al Principe. E qualcuno azzarda l’ipotesi Marko Livaja: chissà…
GLI AVVERSARI – Kurban Berdyev è lo stesso che sedeva sulla panchina del Rubin anche nella stagione 2009-2010, quella del Triplete. I russi furono avversari dei nerazzurri nel girone assieme a Barcellona e Dinamo Kiev. 1-1 a Kazan e 2-0 a Milano, con i gol di Eto’o e Balotelli. Il Rubin non attraversa un gran momento di forma ed è reduce dal ko con la Lokomotiv Mosca. 12 punti in 8 gare e metà classifica: la società comincia a spazientirsi. La rosa è molto simile a quella di tre anni fa e le novità sono poche. Tra tutti l’italiano Bocchetti, il venezuelano Rondon e il finlandese Roman Eremenko.
I PERICOLI – Tante le armi per far male a disposizione di Berdyev. Prima fra tutte la potenza di Rondon. L’ex Malaga è un attaccante di stazza, bravo sia a proteggere palla che a livello tecnico. Da temere la velocità del turco Gökdeniz Karadeniz e gli inserimenti di Ryazantsev. Occhio, poi, al gran tiro di Roman Eremenko, già affrontato dai nerazzurri ai tempi della Dinamo Kiev, sempre nell’anno del Triplete. Sui calci piazzati, particolarmente attenzione bisognerà fare alle avanzate dello spagnolo César Navas.
DOVE COLPIRE – Il Rubin dispone in generale di un buon comparto difensivo, ma quest’anno in più di un’occasione il povero Ryzhikov si è trovato a dover fronteggiare avversari piuttosto liberi. Il migliore del reparto, finora, è risultato essere proprio Bocchetti, ottimo soprattutto negli anticipi. Male gli altri, da César Navas al capitano Sharonov. Non ha impressionato Marcano, spesso utilizzato da schermo davanti la difesa. Male anche il basco Pablo Orbaiz, ex pilastro dell’Athletic Bilbao e arrivato in estate dall’Olympiacos Pireo. Evidente come i fraseggi stretti e gli uno due fatti con la qualità degli attaccanti nerazzurro potranno mandare in tilt il pacchetto arretrato di Berdyev.
OCCHI PUNTATI SU… – Coutinho. Il piccolo brasiliano, con ogni probabilità, sarà schierato titolare da Stramaccioni dopo le panchine con Pescara, Roma e Torino. L’ex Vasco vorrò a tutti i costi mettersi in mostra dinanzi al proprio pubblico e, soprattutto, al proprio allenatore, così da sovvertire le gerarchie nel reparto offensivo. Una chance da non fallire per lui, arrivato carico dopo il prestito all’Espanyol e ottimo ogni qual volta è stato chiamato in causa. La sua velocità nell’uno contro uno e la sua classe potrebbero rivelarsi decisive per scardinare l’accorta disposizione in campo dei russi.
Probabili formazioni:
INTER (4-3-2-1): Handanovic; Silvestre, Ranocchia, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Gargano, Guarin; Coutinho, Cassano; Milito.
RUBIN KAZAN (4-2-3-1): Ryzhikov; Kuzmin, César Navas, Bocchetti, Kaleshin; Natkho, Marcano; Karadeniz, R. Eremenko, Ryazantsev; Rondon.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]
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