L’intento dei Della Valle è quello di non cedere e magari investire Jo-Jo di un ruolo importante. Se cessione sarà, avverrà solo per cifre molto elevate. Non è un mistero che l’Inter segua il montenegrino da diverso tempo: già ai tempi di Roberto Mancini, Sinisa Mihajlovic, all’epoca allenatore in seconda, era rimasto affascinato da quel talento che a soli sedici anni aveva esordito nel campionato serbo con una maglia molto importante, quella del Partizan Belgrado. Gli 007 nerazzurri si attivarono da subito e le relazioni positive non tardarono ad arrivare. Ciò nonostante, Pantaleo Corvino fu molto lesto e anticipò i nerazzurri, portandolo nell’estate 2008 a Firenze.
Jovetic, sotto la guida attenta di Cesare Prandelli, diventa quel campioncino che ammiriamo oggi. Dopo una prima stagione di ambientamento (35 presenze e 2 gol), il montenegrino esplode nell’annata 2009/2010, venendo impiegato alle spalle della prima punta Gilardino. Regala lampi di classe e segna gol importanti in Champions League contro squadre del calibro di Liverpool e Bayern Monaco. Chiude la stagione con 37 presenze e 11 gol. Dopo un infortunio al ginocchio che lo tiene fuori per oltre un anno (salterà la stagione 2010/2011 per colpa del crociato anteriore), Jovetic torna e si rende protagonista, segnando 14 gol in 29 giornate nella stagione appena conclusa, migliorando quanto fatto due anni prima.
Numeri e curriculum importanti per un giocatore che sembra pronto al definitivo salto di qualità. Stramaccioni è alla ricerca di un uomo che possa garantirgli classe e imprevedibilità, un calciatore che possa adattarsi bene nei suoi schemi: nel 4-2-3-1, in un classico 4-3-3 oppure nel cosiddetto ‘Albero di Natale’. Stevan è un giocatore molto duttile, impiegabile sia come seconda punta che come esterno offensivo. Il montenegrino ha trovato la sua consacrazione giocando più vicino alla porta e i suoi numeri realizzativi fanno da testimone. L’identikit tattico calza a pennello. Ora tocca alla società nerazzurra lavorare per regalarlo a Strama, consapevoli che non sarà facile, in virtù dei rapporti tesi tra Moratti e Della Valle e anche della concorrenza spietata di Napoli e Manchester City, che hanno intravisto le qualità di un talento pronto alla consacrazione definitiva.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]
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