Fra le note più positive il carattere della squadra. Può essere il fattore decisivo per battere il Siena?
Deve essere un punto base, secondo me nostro e in generale di una grande squadra. Da quando alleno l’Inter l’unica volta che non abbiamo ribaltato il risultato è stato contro la Roma. Giovedì c’è stata una risposta importante, stavamo perdendo immeritatamente.
L’Inter è vicina a un punto di equilibrio?
In questo momento siamo concentrati per far bene domani e per vincere. Il tabù è più nei numeri che nell’andamento delle gare. Facciamo invertire questa rotta sul campo.
Quanto influiscono sui risultati le tante assenze?
Come inizio di stagione dobbiamo cercare di gestire i giocatori al meglio. Siamo arrivati a inizio stagione con giocatori che avevano situazioni non ottimali. In questo avvio il nostro indirizzo è di recuperare i giocatori bene. Palacio prima del Torino non stava bene, poi in settimana si è capito che non era pronta.
Cosa ne pensi dell’inizio di stagione di Cassano?
Cassano è in crescita sia atletica che di rendimento. La sostituzione è avvenuta per motivi tattici, ma ha fatto una grande partita giovedì.
Quanto conta il ritorno di Chivu? Alvarez ha possibilità di giocare dall’inizio domani?
Chivu è molto importante, mi permetterà di fare cose che non ho mai potuto fare. Adesso che ho a disposizione tutti e cinque i centrali, possiamo mettere in campo altre soluzioni. Su Alvarez dico che ha fatto grandi prestazioni nel tridente con Milito e Sneijder. E’ più che una soluzione.
Cosa manca a questa squadra?
Con il Torino, con l’ingresso di Alvarez è divenuta quasi la stessa squadra dell’anno scorso. Ci è mancato un Maicon sulla destra, non per fare paragoni. Ora ci sono nuove seconde punte come Cassano e Palacio, dobbiamo trovare nuove certezze.
È il momento delle verifiche?
Non siamo arrivati a una verifica. Abbiamo cambiato nove giocatori e secondo me è normale una fase di assemblamento.
Come sta Jonathan? Quando lo rivedremo in campo?
Lo avrei sostituito comunque perché avevamo bisogno del terzo centrocampista. La sua sostituzione non è avvenuta per la prestazione. Mi fido tanto di lui, nella vita si sbaglia. Bisogna rialzarsi e presto lo rivedrete in campo. Ho apprezzato che un terzino sia andato a chiudere nell’area piccola un’azione difensiva. In questo momento non è contento, l’infortunio lo ha condizionato.
La difesa a tre può essere un’opzione?
Se gioco con la difesa a tre vuol dire che ho un difensore in grado di impostare, come può essere Chivu o un centrocampista arretrato. Se sei sempre sicuro di giocare a due, bastavano anche quattro centrali.
Sneijder col Torino non ha accolto bene il cambio. Non le ha dato fastidio?
Sneijder è un leader e vuole vincere a tutti i costi, queste reazioni non mi preoccupano.
Cosa ne pensi di questo Siena?
Finalmente una domanda sull’avversario. Rappresenta un avversario ostico, è una squadra che fa benissimo la fase difensiva. Detto questo noi abbiamo in testa di vincere davanti ai nostri tifosi sia per i motivi che dicevamo prima, sia per rimanere agganciati al gruppo di testa.
Come si vince la gara di domani?
Abbiamo visto cosa è successo alla Roma domenica. Bisogna tenere la concentrazione altissima. La Serie A è molto difficile e l’Inter deve cercare la vittoria per novanta minuti.
Ai microfoni di Inter Channel, Stramaccioni aggiunge: “Dopo la Roma eravamo tutti arrabbiati perché non avevamo reagito. Grande risposta giovedì, se fosse durata altri cinque minuti la andavamo a vincere. Il Siena? Lo rispettiamo ma voglio un’Inter che cerca la vittoria per novanta minuti. Finché l’arbitro non fischia servirà una concentrazione altissima. Ranocchia dice che Milito è il bomber più difficile da marcare? Sapete tutti la mia stima per Milito. Andrea ha soltanto attribuito un dovuto plauso a un grande attaccante e io mi accodo”, conclude.
[Mario Garau – Fonte: www.fcinternews.it]
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