Ritrovarsi al 18 aprile senza più un solo obiettivo da raggiungere (se non l’Europa League, ammesso che sia considerato un obiettivo), è roba da vecchia Inter. Anzi, vecchissima Inter, visto che mai nell’epoca Moratti i nerazzurri sono arrivati a chiudere virtualmente la stagione così in anticipo e senza stimoli. Sul banco degli imputati ci stanno tutti, dallo staff dirigenziale a quello tecnico, passando per i giocatori e l’apparato medico. Eppure, quello che più attira l’attenzione – chiaramente – è il futuro di Andrea Stramaccioni.
“Se un mese fa i contatti con Leonardo avevano aperto le porte ad un potenziamento dell’attuale struttura societaria, ora spiccano i segnali di continuità, con una fiducia rinnovata al d.t. Branca e al d.s. Ausilio. E ciò spiega perché anche Stramaccioni resista alle intemperie”, si legge oggi sulla Gazzetta dello Sport. Un commento che, unito alle parole di ieri del presidente nerazzurro, potrebbe far pensare alla conferma scontata di Strama sulla panchina dell’Inter. Ma così non è, inutile nasconderselo. Per quanto il tecnico abbia oggettivamente dei grossi alibi per la debacle di questi ultimi mesi (infortuni e arbitraggi su tutti), è evidente che la sua panchina non sia così salda come si tenta di far credere.
E allora ecco che spuntano i nomi per la possibile e probabile sostituzione. E ieri, come riporta la Gazzetta, c’è stato un vertice tra Moratti, Branca e Ausilio in tal senso. C’è chi parla di ritorno di fiamma per Spalletti, il quale però ha un contratto onerosissimo con lo Zenit e pare proprio non voler lasciare San Pietroburgo. Il nome di Blanc è un altro di quelli più gettonati, così come quello di Mihajlovic, che torna di moda ogni qual volta si parla di panchina Inter. Ai dubbi che ha Mazzarri di rinnovare col Napoli, poi, c’è chi sussurra ci sia dietro proprio una proposta di Moratti: una scelta che, però, cozzerebbe e non poco con l’ambiente del tifo nerazzurro, piuttosto contrario all’avvento del tecnico toscano. Infine, ecco due suggestioni: Zenga e Zeman. Il primo porterebbe quell’interismo richiesto dalla piazza ed evidenziato anche dallo stesso Moratti come esigenza qualche settimana fa; l’arrivo del boemo saprebbe di rivoluzione, anche sul mercato.
Via alle panchinarie Inter, dunque. I nomi sono tantissimi, come sempre in questi casi. E c’è chi nutre ancora la speranza di veder confermato Stramaccioni, che fino a che l’organico era integro è arrivato a un passo dal primo posto e superato con due turni d’anticipo la fase a gironi di Europa League. Forse sarebbe la scelta moralmente (e non solo) più giusta, ma la realtà porta ad altre soluzioni.
[Alessandro Cavasinni – Fonte: www.fcinternews.it]