Rimandata ad altra occasione la prima vittoria del Torino con una grande, ma i granata escono da San Siro con la certezza che la salvezza è un obiettivo alla portata in tempi abbastanza brevi e se continueranno a giocare come hanno fatto contro l’Inter potranno togliersi qualche bella soddisfazione. I nerazzurri invece se vogliono garantirsi un posto in Champions League dovranno impegnarsi molto e la dirigenza dovrà sfruttare questi ultimi quattro giorni di calciomercato per mettere a disposizione di Stramaccioni almeno un giocatore di assoluta qualità che faccia la differenza, per certi obiettivi la classe e la determinazione di Zanetti e Cambiasso non bastano ci vuole il valido contributo anche di tutti gli altri compagni.
Inter e Torino si sono affrontate a viso aperto e alla prima occasione i padroni di casa sono passati in vantaggio con Chivu che pennella alla perfezione una punizione che è imparabile per Gillet che, coperto dalla barriera, non vede partire il tiro. Il vantaggio dei nerazzurri però non fa pensare che la partita sia per loro in discesa. I granata sono ben disposti in campo con Gazzi e Brighi al centro che dettano ordine e la coppia d’attacco Barreto e Meggiorini che duetta a memoria e Santana e Cerci che interpretano bene il gioco di Ventura che vuole sia spinta sia copertura da chi è sulla fascia. Il Torino non si lascia intimorire dallo svantaggio e copre bene gli spazi rimanendo compatto a differenza degli avversari che spesso si allungano e lasciano troppo soli Cassano, Palacio e Guarin (schierato da centrocampista esterno) e troppo poco riforniti, la squadra è come divisa in due. Al centro del campo Gargano e Mudingayi non sono impeccabili e anche in difesa Juan Jesus nel ruolo di terzino sinistro non convince del tutto. La qualità superiore degli uomini di Stramaccioni non basta a fare la differenza e nei primi sessanta minuti è il Torino a proporre il gioco migliore. I giocatori di Ventura infatti al 23’ pareggiano con Meggiorini che sfrutta al meglio un errore imperdonabile di Guarin che al limite dell’area (chissà poi perché si trovava in quella posizione e non c’erano invece i difensori) pensa bene di dribblare e si fa così soffiare la sfera dal granata, che serve Barreto che gli ripassa la palla ed è un gioco da ragazzi per Meggiorini dal limite far partire con il sinistro il tiro che beffa Handanovic.
Il Torino si sente sempre più forte dei propri mezzi e tenta l’impresa, mentre l’Inter non reagisce adeguatamente al pareggio continuando a non costruire azioni particolarmente pericolose e giocando in modo farraginoso e senza accelerare il ritmo anche nella ripresa, così al 52’ sono ancora i granata ad approfittarne con Meggiorini, complice una clamorosa dormita della difesa nerazzurra: Cerci salta con facilità Pereira e crossa per Meggiorini che indisturbato fra Juan Jesus e Ranocchia trafigge Handanovic. Per l’attaccante del Torino è la prima doppietta in serie A. Neanche lo svantaggio tutto subito scuote i nerazzurri che poi trascinati da Zanetti e Cambiasso, entrato nella ripresa, poco alla volta accelerano e, seppur attaccando spesso in modo confusionario, al 66’ riagguantano il pareggio: Zanetti salta Rodriguez, va sul fondo e pennella un pallone per Cambiasso che è ben piazzato e non marcato segna. Ma il Torino non si dà per vinto e prova in tutti i modi a sfiorare l’impresa: al 70’ palo di Bianchi subentrato a Barreto; al 84’ ancora un’occasione per il capitano che dopo aver recuperato un po’ fortunosamente un pallone nei pressi dell’area nerazzurra sbaglia incredibilmente il tiro, mentre Meggiorini se fosse stato servito avrebbe potuto spedire la palla in rete; al 93’ solo una super parata di Handanovic toglie la gioia a Meggiorini di segnare la sua prima tripletta in serie A.
Il Torino torna dalla trasferta di Milano con tante certezze e un punto in più in classifica, mentre l’Inter può solo recriminare per aver sprecato un’altra occasione per avvicinarsi al terzo posto. Una cosa è certa: Ventura ha mandato un altro segnale a chi non apprezza la sua visione del gioco e anche a San Siro ha ribadito che il 4-2-4 è un modulo valido, soprattutto se ha a disposizione gli uomini giusti, non per nulla ha fortemente voluto Gillet, Glik, Masiello, Gazzi, Cerci, Barreto e Meggiorini perché sapeva che loro potevano interpretare al meglio i suoi dettami. Dalla gara con l’Inter si può trarre anche un altro segnale: Barreto e Meggiorini sono la coppia d’attacco ideale, per gli altri attaccanti granata sarà ben duro conquistare il posto in campo.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]