Era il gennaio 2012 quando, all’epoca manager del Manchester City, Mancini aveva rilasciato una dichiarazione significativa nei confronti di Mateo Kovaacic, un anno prima del suo trasferimento in nerazzurro: “É un ragazzo di 17 anni, che ha dimostrato di possedere alcuni numeri e una personalità eccezionale. Penso che di lui si parlerà molto a lungo e presto troverà spazio in un club di livello mondiale. É nato per giocare a calcio e diventerà un campione secondo me”. Una sorta di investitura quando ancora in pochi conoscevano l’esistenza del giovane Mateo. E il destino, da domani, li porterà a lavorare insieme.
Il nuovo allenatore dell’Inter aveva dato un giudizio positivo anche nei confronti di Mauro Icardi, nel febbario 2013, quando l’allora 20enne attaccante vestiva la maglia della Sampdoria. Un pensiero scaturito dopo il 3-1 rifilato dai blucerchiati alla Roma a Marassi, con gol di testa del rosarino: “É un giocatore che in campo si muove molto bene. Mi piace molto”. Chissà quanto gli piace oggi che è cresciuto esponenzialmente rispetto a quasi due anni fa ed è il centravanti titolare della sua nuova (vecchia) squadra.
In altre parole, il Mancio potrà allenare due ragazzi che da esterno ha imparato a conoscere e apprezzato, tastando con mano le loro qualità. Un gradimento che fa certamente piacere anche a Thohir, che auspicava di affidarsi per il dopo Mazzarri a un tecnico che valorrizzasse i due migliori prospetti della squadra, aumentandone il valore in campo e fuori.
[Redazione Fc Inter News – Fonte: www.fcinternews.it]
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