Il presidente Massimo Moratti non ha ancora deciso. Per l’allenatore del futuro dell’Inter c’è ancora bisogno di tempo: tante valutazioni da fare, un progetto da stendere a più mani dal campo fino al mercato, una squadra da costruire con idee nuove ma ben precise e che coincidano tra le parti, dal presidente al tecnico stesso fino ai dirigenti. Di conseguenza, proprio il mercato sarà una chiave di volta di fondamentale importanza per disegnare l’Inter del domani. E con un’Inter che si ritroverà ormai quasi per certo a non giocare la Champions League, convincere i giocatori più prestigiosi diventa impresa non semplicissima. Per questo motivo di basilare importanza saranno le affiliazioni, ovvero i diversi pupilli che i vari allenatori accostati all’Inter potrebbero portarsi dietro attraverso un’opera di convinzione, per il più classico dei chi porta chi.
ANDRÉ VILLAS-BOAS – Il lusitano resta il favorito per la panchina per più motivi. E’ libero subito, piace allo stato maggiore dell’Inter, conosce l’ambiente. I nomi a lui accostati sono diversi, tutti legati all’avventura fruttuosa che fu al Porto: in Spagna parlano di Radamel Falcao, ora all’Atlético, che però costa tantissimo; più accessibili invece elementi come Fernando, mediano che a Villas-Boas è legatissimo, o James Rodriguez, gioiellino che potrebbe cambiare aria anche se il suo prezzo risulta comunque tutt’altro che basso. Attenzione anche a Alvaro Pereira, un elemento duttile di cui si parla poco ma per il quale Villas-Boas stravede e al Chelsea ha fatto follie pur di portarlo a Londra, senza riuscirci. Più complesso invece arrivare a Joao Moutinho, pezzo pregiato dal costo elevato. Tra l’altro, con AVB si estenderebbe la manovra al mercato dei portoghesi: André potrebbe fare il nome di Miguel Veloso, che seguiva con interesse per Mourinho già quando Veloso militava nello Sporting. Non disdegnerebbe neanche la pista Lucas, il buon AVB, consapevole che nel suo 4-3-3 potrebbe trovare collocazione da esterno d’attacco. Ovviamente, rimarrebbe a Milano Fredy Guarin con riscatto dal Porto se fosse davvero Villas-Boas il prossimo tecnico.
LAURENT BLANC – Pista difficile per la panchina perché c’è l’Europeo di mezzo, ma Moratti tiene il nome appuntato da tempo e dunque escluderlo sarebbe errato in questo momento. Con Blanc, si potrebbe parlare di una rivoluzione francese improntata su pochi nomi ma specifici: attenzione a Michel Bastos dell’Olympique Lione che l’Inter segue da tempo e da poco è diventato comunitario, ma soprattutto occhio a Yann M’Vila, centrocampista del Rennes che abbina polmoni e qualità del quale Blanc non ha fatto a meno per la sua Francia. Costa tanto, ma la buona parola di Blanc potrebbe essere decisiva, anche perché all’Inter M’Vila piace a prescindere e da tantissimo tempo. Complesso invece arrivare a Eden Hazard, un gioiello belga che in Francia ha fatto faville: le grandi di Premier si sfidano per prenderlo e lo prenderanno.
MARCELO BIELSA – Il Loco è particolare, lo dice anche il soprannome. Moratti farebbe follie per averlo, ma con l’Athletic Bilbao il legame è forte. Qualora dovesse arrivare, però, Bielsa sarebbe sicuramente da supportare con scelte ben precise sul mercato. E chi potrebbe portare? Si vocifera in Spagna di un interesse per Javi Martinez, centrocampista duttile che sa giocare anche da difensore del Bilbao, ma c’è mezza Europa a corteggiarlo; con Bielsa un occhio particolare andrebbe dunque al mercato argentino, perché in terra albiceleste il Loco è visto anche dai giocatori come una divinità. Spingerebbe quindi per elementi già seguiti dalla società come Rodrigo Palacio del Genoa che a Bielsa è sempre piaciuto, ma attenzione anche a nazionali cileni che lui ha già diretto, e in questo senso si spingerebbe sull’acceleratore per Mauricio Isla, per il quale l’Inter si è mossa da mesi con l’Udinese, un elemento per cui Bielsa stravede.
CESARE PRANDELLI – Il c.t. azzurro è un’altra pista estremamente complessa per via del legame con la Nazionale ancora molto forte e di un Europeo di mezzo che rallenta i tempi delle operazioni. Con il Mago di Orz, però, tanti giocatori potrebbero essere più accessibili: facile pensare su tutti a Giuseppe Rossi, che è in rotta con il Villarreal e sarebbe un nome per cui Prandelli spingerebbe, ma potrebbe tornare di moda Riccardo Montolivo in scadenza con la Fiorentina anche se ormai il Milan ci ha messo le mani pare in maniera irrevocabile. Attenzione allora a tanti altri elementi che Prandelli ha fatto maturare in azzurro, da Angelo Ogbonna per la difesa – che l’Inter tiene sotto osservazione da tempo – fino a Sebastian Giovinco, qualora la Juventus non dovesse riscattarlo, con l’agente D’Amico a tenere sempre aperta questa idea.
WALTER MAZZARRI – Il nome al momento più lontano, ma da tenere sulla lista perché a Moratti piace. Il presidente comunque non farà alcun tipo di sgarbo al collega partenopeo De Laurentiis se non fosse prima Mazzarri a liberarsi. In quel caso, si aprirebbero le porte nerazzurre per Ezequiel Lavezzi: il Pocho piace tantissimo e da diverso tempo, la concorrenza è folta ma l’Inter se arrivasse Mazzarri avrebbe una spinta in più. Da rivalutare l’operazione Goran Pandev in tal senso, con il Napoli che dovrà discuterne con l’Inter e potrebbe intavolare altre trattative. Attenzione anche a Gokhan Inler che però difficilmente lascerà Napoli, così come Marek Hamsik che per costi e esigenze non va accostato all’Inter in questo momento.
Non vanno comunque escluse ulteriori sorprese e dunque ulteriori nomi per la panchina, anche se al momento i papabili sono questi. Ma l’Inter sta lavorando e valutando, il presidente Moratti sceglierà in prima persona, con convinzione. Aspettando la scintilla più giusta.
[Fabrizio Romano – Fonte: www.fcinternews.it]