Lunedì ricevo una telefonata che mi sconvolge. Mi dicono che un procuratore sta morendo. Uno di quelli che vedi e senti sempre durante l’estate, che ti confidano una notizia, con cui ti arrabbi perché magari una notizia invece non te l’ha data. Mi raccontano che ha 33 anni (tre in meno di me, porca miseria), che si è sposato dieci giorni fa, che il suo testimone di nozze è stato l’argentino del Napoli, Hugo Campagnaro, che era in viaggio di nozze a Tahiti.
Poi, la tragedia. Una di quelle storie terribili che ti tolgono il fiato e ti annebbiano la vista. Tutta colpa di un maledetto aneurisma che ti prende il cervello e non ti molla più: Massimo Camarlinghi è in fin di vita, una vita attaccata al filo di una macchina, la disperazione che ti travolge, la tristezza che ti accompagna, la rabbia che prende a schiaffi un destino crudele. Ho pensato subito a Borgonovo, a quando ho cominciato a scrivergli via mail, alla forza che Stefano trasmette a tutti quelli che si avvicinano a lui.
Così ho pregato e prego per Massimo, pensando che mai più darò peso alle stupidate quotidiane, anche se dico e diciamo sempre così quando succede qualcosa che ci colpisce dentro. Ma poi, in pratica, non lo faccio e non lo facciamo mai, ce la prendiamo sempre per niente. Non è facile adesso mettermi a scrivere di mercato, a raccontarvi storie e retroscena ma è giusto così, anche Massimo –sono sicuro- apprezzerebbe. Stasera gioca l’Inter, affronta il Tottenham, sfida quel mancino da sogno che fa rima con Bale, incrocia il club con cui può presto mettersi a sedere per trattare. Lui e Muntari. Perché Redknapp ha ricevuto un’offerta da Ferguson per un suo centrocampista, Huddleston, e il ghanese è stato già individuato come l’erede giusto. La partita è aperta, non finirà a San Siro, la sfida si rinnoverà sul mercato, la caccia nerazzurra a Bale è appena cominciata. Domani invece tocca alla Juve che sta mandando tutte le domeniche in missione un suo osservatore a vedere Maxi Lopez.
Il primo della lista per l’attacco del futuro resta Dzeko ma è meglio prepararsi una soluzione di riserva e il biondo argentino può fare al caso di Delneri. Per adesso, le relazioni non l’hanno promosso a pieni voti, non è ancora il Maxi Lopez dell’anno scorso, il punto è capire se mai potrà essere davvero da Juve. Nel frattempo, la priorità resta il terzino destro, si lavora sempre per Johnson del Liverpool, con i Reds i rapporti sono ottimi dopo il doppio affare Aquilani/Poulsen. Sull’altra fascia, invece, sfuma (forse definitivamente) la pista Ziegler: Marotta e Paratici non hanno infatti intenzione di portar via alla loro ex Sampdoria un giocatore a scadenza e trovare un accordo a Gennaio sembra improbabile.
Così per il mancino svizzero si apriranno le porte inglesi, spagnole o tedesche (il Werder lo voleva anche pochi mesi fa) mentre la Juve si rivolgerà altrove (sempre che non cambi idea…) per cercare un’alternativa importante a De Ceglie. Domani gioca anche il Napoli, con la testa al Liverpool e i primi pensieri per Gennaio. Ne hanno parlato lunedì pomeriggio Mazzarri e Bigon: hanno deciso di puntare su un difensore affidabile, magari giovane ma comunque pronto per giocare subito, per essere un tassello importante del Napoli presente e futuro. Va individuato, va cercato, sempre che non si decida di trattare sulla clausola rescissoria di Ruiz (8 milioni) che dall’estate scorsa era il prescelto. Da qualche mese, invece, viene monitorato l’attaccante sloveno Matavz, ve ne ho già parlato in un editoriale precedente. Gioca e segna nel Groningen, costa quasi quanto Ruiz, l’idea resta buona, l’assalto può partire nei prossimi giorni anche perché il suo procuratore arriva in Italia. Magari lo cercherò per sapere notizie, spero di non arrabbiarmi se non me le darà. Penserò a Massimo. Pregherò per lui.
[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]