Inter, voltarsi non serve: la spocchia tedesca offre nuove motivazioni

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Dimenticare Madrid, almeno per una sera. Cullarsi troppo sul ricordo della finale di Champions League rischia di sortire un effetto boomerang nella mente dei giocatori dell’Inter, in occasione dell’andata degli ottavi del torneo contro il Bayern Monaco.

Quel capitolo è archiviato, ora se ne presenta un altro che ‘pretende’ di essere onorato con il massimo impegno e, si auspica, con i risultati sperati. I bavaresi, nelle dichiarazioni delle ultime ore, hanno fatto capire che la sconfitta di Madrid, per loro, è stata solo un caso, un incidente di percorso, quasi che la doppietta di Milito sia stata un sadico scherzo del destino nei confronti della loro superiorità. In altre parole, questo training autogeno (stimolato da Van Gaal, che continua a definire inspiegabilmente l’Inter ‘difensivista’) è finalizzato a trasmettere ai giocatori l’autostima smarrita lo scorso 22 maggio.

Il fatto che l’avversario non sia più lo stesso puà essere un volano per le loro ambizioni, demolite al Bernabeu dalla corazzata di Mourinho. Sulla panchina nerazzurra oggi c’è Leonardo, inoltre sul rettangolo di gioco mancherà lo spauracchio Milito, due buone notizie per i campioni di Germania in carica. Inoltre, Ribery sarà tra i protagonisti della sfida, gioia che l’ultima volta gli fu impedita dal giudice sportivo. Per tutti questi motivi, i nerazzurri dovranno concentrarsi solo sul presente, che li vede assolutamente all’altezza di questo scontro nonostante le assenze e un assetto tattico ancora da digerire. I risultati ottenuti finora devono essere il trampolino per mantenere alto il livello di ottimismo, a prescindere dall’ultimo, soddisfacente, precedente tra le due squadre.

È su quanto accaduto in questo 2011 che Leonardo deve costruire la mentalità europea della sua Inter, che stasera si troverà di fronte un avversario incattivito da una sconfitta mai accettata pienamente, e le parole dei protagonisti lo testimoniano. Inoltre, il fatto che i bavaresi li abbiano snobbati (si ‘legga’ Schweinsteiger) deve essere un ulteriore stimolo per gli uomini di Leonardo, i cui trionfi della scorsa stagione sono stati così delegittimati proprio da chi ha dovuto ceder loro il passo. A ciò va aggiunto che proseguire il percorso Champions è un dovere per la squadra che detiene il titolo, oltre che un vanto per tifosi e società, che sognano di ripetere la storica tripletta pur non essendo nelle condizioni più agevoli per riuscirvi.

In altre parole, questi sono stimoli più che sufficienti, e se ne potrebbero aggiungere altre centinaia, per affrontare l’impegno di stasera nel modo giusto, senza guardare indietro alla ricerca di ottimismo e motivazioni. Il passato, per quanto meraviglioso, resta tale e il presente pretende un’Inter altrettanto vincente, soprattutto per ridimensionare la proverbiale ‘spocchia’ tedesca.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]