ROMA – I numeri non mentono. Così come le emozionanti immagini, ancora negli occhi di tutti, della folla oceanica che ha travolto col suo affetto Rafa Nadal, intento ad attraversare l’ormai iconico ponte del Foro Italico. Nonostante l’assenza di Jannik Sinner e di alcuni altri protagonisti del circuito, l’81esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, la seconda con l’upgrade, è stata un incredibile successo di pubblico e di spettacolo, che ha visto polverizzare i record (stabiliti lo scorso anno) relativi ai biglietti venduti in un singolo giorno e per tutto il torneo.
Stamane, presso la Player’s Lounge, il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi e il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, hanno illustrato alla stampa gli impressionanti numeri e primati del più importante torneo tennistico nazionale. Un evento cresciuto qualitativamente e quantitativamente, nel corso degli anni, grazie ad un attento e costante lavoro che ha finito col renderlo attrattivo per persone e capitali internazionali.
“La presentazione del torneo al Colosseo, il sorteggio ma soprattutto il video mapping alla Fontana di Trevi, il campo in Piazza del Popolo e il passaggio delle Frecce Tricolori sul Foro Italico, mi hanno emozionato: sono state alcune delle cose più belle che abbiamo visto in questi 24 anni. È curioso che siano capitate tutte insieme, permettendo agli Internazionali BNL d’Italia di essere raffigurati nei posti più iconici del nostro Paese – ha sottolineato il numero uno della FITP, Angelo Binaghi, nel suo
intervento –. Inoltre, la presenza del Sindaco, dei Ministri del nostro Governo, le trasmissioni continue della Rai, ci hanno onorato e hanno utilizzato gli IBI per mostrare le eccellenze del nostro Paese. Siamo diventati una delle vetrine più ambite della nostra vita quotidiana. La nostra storia è una storia che racconta una crescita continua, strutturale, in parte aiutata da due cambiamenti storici: prima il torneo combinato e poi lo scorso anno l’upgrade su due settimane. Ottenere questi risultati non è banale come qualcuno afferma.
Quando siamo arrivati, questo torneo era stato raso al suolo da chi ci ha preceduto. Altri hanno pensato alle loro carriere personali, devo dire molto più vincenti delle nostre. Noi siamo diversi, noi non dobbiamo cercare nulla per noi stessi. Abbiamo come unico obiettivo quello di ottenere risultati da ciò che amministriamo, in questo caso gli IBI. Questo perché continuare a far crescere il torneo significa creare valore per i nostri azionisti, sia in termini di valore patrimoniale, sia per trovare risorse da investire nel tennis, al fine di renderlo sempre più popolare e aumentare la domanda. Far crescere questo torneo significa continuare a creare una ricchezza sempre maggiore sul territorio, significa creare benessere per gli italiani e significa anche creare delle importanti entrate per lo Stato. Siamo al secondo anno dell’upgrade, abbiamo parlato con l’ATP e, nel giro di due anni, abbiamo superato le imperfezioni che inevitabilmente c’erano state nel primo anno, come quelle relative alla transportation.
Insieme a Sport e Salute, siamo riusciti velocemente ad avere un site adeguato alle esigenze create dal raddoppio del numero dei giocatori e delle giocatrici. Abbiamo subito quest’anno una vera e propria invasione di pubblico che ha fatto viceversa diventare improvvisamente il site insufficiente. È la prima volta che succede e credo che probabilmente con Sinner e Berrettini in campo, avremmo dovuto chiudere e impedire ulteriore afflusso di pubblico. È un po’ quello che sta succedendo da tempo nei nostri circoli sportivi, prima per il padel, adesso per il tennis, e nelle nostre scuole SAT: i nostri sport reclamano spazi maggiori e noi come Federazione, sia per quanto riguarda la vita quotidiana dei club, sia per quel che concerne la gestione degli IBI con Sport e Salute, dobbiamo cercare di correre urgentemente ai ripari, affinché lo sviluppo – a volte violento – dei nostri sport, possa avere soddisfazione in tempi brevi. Già da domani ci metteremo al lavoro in questo senso”.
“Il Foro Italico è il valore aggiunto di questo torneo. È per questo che lavoriamo sulla riqualificazione urbana, architettonica, monumentale, paesaggistica e digitale”, ha detto il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma. “Il Foro Italico è una grande piazza. È un posto unico al mondo, che amplia i suoi confini inglobando l’area del Ponte della Musica ‘Armando Trovajoli’ con i due campi che saranno realizzati nell’area golenale grazie all’accordo con Difesa Servizi, dall’altra coinvolgendo lo Stadio dei Marmi che, anche grazie alla ristrutturazione, è sempre più uno degli stadi più belli del mondo. Gli spazi quindi si ampliano e rimoduleremo l’area in base alle nuove esigenze”.
Il Presidente di Sport e Salute, nel corso della conferenza stampa, oltre a ringraziare i volontari, gli addetti ai lavori e tutto il personale che ha reso possibile l’edizione da record degli Internazionali BNL d’Italia, ha sottolineato anche la sinergia istituzionale espressa, oltre che dalla collaborazione con Roma Capitale, anche dalla presenza al Foro delle attivazioni a cura del Ministro dello Sport e dei Giovani, del Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero degli Esteri e del Ministero della Salute.
“La nostra attivazione ‘Sport è Salute’ – ha evidenziato – ha coinvolto oltre 5000 persone tra cui tantissimi bambini. È un progetto che replicheremo in altri eventi a partire dagli Europei di Atletica”.
Come ogni anno, gli Internazionali BNL d’Italia confermano il trend di crescita sotto ogni punto di vista. Tutti gli indicatori principali di fine torneo dallo studio di ‘EY’ riportano segno positivo, a partire dalla biglietteria. Dai 298.537 tagliandi venduti nel 2023, si è passati ai 356.424 di quest’anno, con 28,5 milioni di euro di incasso (si è registrato addirittura un +1.630% rispetto all’edizione 2004, dove l’incasso era stato di 1,6 milioni, a fronte di 58.127 spettatori paganti). Di pari passo anche l’incremento dell’impatto economico totale generato dal torneo che dai 491 milioni del 2023, ha sfondato quest’anno il tetto dei seicento milioni di euro (615,6 milioni di euro, di cui 274,6 diretto, 233 indiretto e 108 indotto). Un dato ancor più rilevante, se si tiene conto che ottenuto senza alcun sostegno di fondi pubblici e condizionato dall’assenza (Sinner su tutti) e della prematura eliminazione di alcuni amatissimi campioni.
Come per le Nitto ATP Finals, Open Economics, si è occupata di studiare l’impatto sociale degli IBI24, stimato in 258 milioni di euro. Altro dato fondamentale in questa ottica, è quello fornito dall’indice SROI, che si attesta a 6,8. Lo SROI esprime l’efficienza dell’evento, ovvero quanto si moltiplica in impatto sociale ogni euro investito nell’evento stesso. Di questi 258 milioni, il 52% è addebitabile alla spinta che genera per la pratica sportiva, con conseguente crescita del benessere collettivo e risparmio sulla spesa sanitaria nazionale.
Il ‘Sistema Italia’ è ormai universalmente riconosciuto. Un modello studiato dalle federazioni più prestigiose, che ha riportato il nostro paese sul tetto del mondo grazie a trionfi come quello in Coppa Davis dello scorso novembre o a quello di Sinner agli Australian Open all’inizio di quest’anno. L’attenzione della FITP alla formazione dei maestri e al costante supporto nella crescita dei giovani talenti, sono solo alcuni degli aspetti curati negli ultimi 20 anni che hanno contribuito al raggiungimento di questi traguardi. Specchio dell’efficacia del ‘Sistema Italia’ è anche la classifica mondiale: con Jannik Sinner, numero 2 del mondo, altri 8 azzurri figurano tra le prime 100 posizioni del Ranking PIF ATP del singolare, con un’età media inferiore ai 25 anni. Il discorso non cambia considerando la PIF ATP Race to Turin. Numero uno della graduatoria è ancora una volta il 22enne di San Candido: con lui, nelle prime 100 posizioni, altri 10 tennisti azzurri, i primi sei (Darderi, Musetti, Arnaldi, Cobolli e Nardi) con un’età compresa tra i 20 e i 23 anni.
Il Presidente Binaghi ha terminato il suo intervento parlando della finale delle eSeries, disputata ieri: “È la prima volta che in Italia facciamo un torneo adeguatamente strutturato. Sono state 447mila i partecipanti agli 8 tornei online e ai 3 in presenza che abbiamo organizzato. Sono state 6,5 milioni le partite disputate ed è stato assegnato un montepremi di 10mila euro. Anche in questo settore ritengo ci siano le prospettive per cercare di attrarre sempre più persone ai nostri sport, ai quali, dalla settimana scorsa, si aggiunge anche il pickleball”.
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