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Intervista a Tania Cagnotto

La 7 volte Campionessa d’Europa si racconta sulle nostre pagine

Tania Cagnotto nasce il 15 maggio del 1985 a Bolzano. Figlia del famoso tuffatore Giorgio Cagnotto da cui eredita la passione per i Tuffi. Tania, dopo un inizio di carriera altalenante, ed una maturazione che sembrava tardare, negli anni diverrà un’autentica fuoriclasse della piscina, entrando nella storia dello sport italiano, vincendo addirittura 7 Europei (1 Argento e 3 Bronzi), di cui 5 nell’ultimo biennio. Più scarno è il bottino iridato (1 Argento e 3 Bronzi), a causa della concorrenza che negli anni si è fatta davvero spietata (imbattibili cinesi!). Ma eccoci all’intervista a tutto campo che cortesemente ci ha rilasciato la Cagnotto.

Quanto ha inciso avere un padre come Giorgio Cagnotto nell’intraprendere questo Sport?
R – Ha inciso tanto naturalmente. Sia mia mamma, sia mio papà sono stati tuffatori e da loro ho preso la passione per i tuffi, anche se entrambi hanno cercato di farmi intraprendere altri sport perché sapevano quanto era dura la vita della tuffatrice. Ma alla fine ho scelto questa strada perché si può dire che ce l’avevo nel sangue… e sono assolutamente contenta della scelta fatta.

Quali i pregi e quali i difetti del suo sport?
R – Il bello dei tuffi è che si tratta di una disciplina spettacolare che unisce eleganza, forza e tecnica. La parte più impegnativa e brutta di questo sport è che ti giochi tutto il lavoro di un anno in una frazione di secondo, basta sbagliare un tuffo e comprometti tutto perché non ci sono margini per recuperare. Per questo a volte la tensione prima di un appuntamento importante diventa difficile da gestire.

Il suo giorno più bello ed il più brutto dal punto di vista professionale?
R – Il più bello potrei dire che è stato ai Mondiali di Roma 2009 quando ho vinto l’Argento in sincro con Francesca Dallapè, vincere in coppia assieme ad una vera amica è una sensazione bellissima difficile da descrivere. Il più brutto pochi giorni fa a Budapest nella gara dai 3 metri, quel giorno non mi riusciva niente.

Quando si è resa conto di poter diventare la più grande tuffatrice italiana all time?
R – Non c’è stato un momento preciso. Diciamo che mano a mano arrivavano le medaglie mi rendevo conto che stavo facendo qualcosa di importante per lo sport italiano e da lì la consapevolezza di avere grandi potenzialità per fare sempre meglio. Ora voglio continuare su questa strada perché ho ancora tanta fame e voglio arrivare alle Olimpiadi di Londra 2012 al massimo.

Qual è la sua giornata tipo (compresi hobbies e dieta)?
R – Sveglia alle ore 8, colazione, allenamento 2/3 ore, pranzo, ore 15 ancora 2/3 ore di allenamento, cena e poi la sera esco con gli amici o con il mio fidanzato. Quando sono in viaggio mi piace anche leggere. Per quanto riguarda il cibo non seguo una dieta ferrea, certo sto attenta ad alcuni cibi ma non mi voglio privare completamente delle cose che più mi piacciono (come ad esempio la pizza…).

Lo sportivo o  la sportiva che più ammira?
R – Antonio Rossi. E’ una persona ed un atleta fantastico, di grandi valori con una carriera incredibile alle spalle.

Sport a parte, cosa farebbe se avesse la bacchetta magica?
R – Farei in modo che io, la mia famiglia e tutti coloro che mi sono vicini vivessero un futuro sereno, è la cosa più importante in assoluto.

Cosa le piace e cosa odia dell’Italia?
R – Dell’Italia mi piace la pizza… Una cosa in cui invece si dovrebbe migliorare in Italia sono gli impianti sportivi per coloro che come me praticano questa disciplina. Tra gennaio e febbraio del prossimo anno vado ad allenarmi in Australia per prepararmi al meglio.

Tornando allo sport, in questi ultimi Europei di Budapest  ha toppato dai 3 metri. Come mai? E come ha fatto poi, il giorno dopo, a vincere un grandissimo Oro senza accusare il colpo?
R – Durante la gara dai 3 metri non riuscivo più ad avere i giusti punti di riferimento, cosa indispensabile per eseguire al meglio i tuffi. Era la prima volta che gareggiavo di sera con le luci artificiali e questo ha sicuramente contribuito. Ma non voglio cercare scuse, è stata una giornata no e basta. Per fortuna ho avuto la possibilità di riscattarmi subito e cancellare questa brutta gara. Tutta la delusione e rabbia accumulata si è trasformata in energia e determinazione per la gara del sincro, e poi saltare assieme alla mia amica Francesca mi è sicuramente stato di grande aiuto, con lei c’è un’intesa naturale.

Dopo l’attività agonistica cosa farà Tania Cagnotto? Resterà nel Mondo dello sport o cosa?
R – Io appartengo al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, che colgo l’occasione di ringraziare per tutto il supporto che mi dà, quindi potrei continuare su questa strada oppure mi piacerebbe fare la commentatrice tv di tuffi. Vedremo, c’è tempo…

Alberto Sigona
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Alberto Sigona

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