Intervista esclusiva al presidente della Federscherma Giorgio Scarso

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All’indomani dell’exploit Continentale dell’ItalScherma

Anche stavolta i nostri atleti hanno sbalordito a suon di medaglie. Ma gli italiani oltre ad essere un popolo di Santi, Poeti e Navigatori sono anche un popolo di schermidori?

Gli schermidori poco c’entrano con i Santi e i Navigatori; gli atleti che il movimento “sforna” sono il frutto del “sistema Scherma” e cioè: Società, Maestri, Segreteria  federale, Sponsor, Cultura, Tradizione, Scuola Magistrale, il tutto coordinato dal Consiglio Federale. Da sempre la FIS si è distinta per  gli investimenti nel settore giovanile e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

A parte Aspromonte ed Avola, vi sono altre nuove leve che potrebbero stupire in chiave futura?

A parte Avola ed Aspromonte  il movimento schermistico Italiano ad ogni appuntamento presenta nuovi nomi alla ribalta: a Lipsia a parte i due Fiorettisti, non vanno sottaciuti i  nomi di Garozzo nella Spada M.le, della Di Transo nella Sciabola F.le, di Samele nella Sciabola M.le, della Navarria nella Spada F,le e le assicuro che al prossimi importante appuntamento qualche altro nome  si inserirà nella rosa degli atleti di punta.
Solo per fare qualche nome: Tragher nella Spada M.le, Fiamingo nella Spada F.le, Mirracco nella Sciabola ecc. Altro aspetto importante che la stampa spesso non sottolinea, forse perchè non conosce e si conforma solamente al risultato, è l’età dei nostri atleti, Nel Fioretto M.le e nella Spada F.le abbiamo le squadre con la media di età più bassa di tutte le altre squadre dei paesi concorrenti. Un esempio per tutti: nella Spada F.le la Francia ha una squadra la cui media di età è di 38 anni e 8 mesi mentre quella Italiana è di 23 anni.

Ma come mai un grande come Aldo Montano non riesce ad esprimersi a livelli significativi anche nelle prove Individuali?

Montano non vince negli appuntamenti individuali? Non proprio, visto che le ultime due tappe di Coppa del mondo in Venezuela e negli Stati Uniti (con un tasso tecnico superiore ai Campionati Europei) ha vinto tutte e due gli appuntamenti. E’ importante sottolineare che un atleta non è una macchina ed ogni gara ha una storia a se.

Valentina Vezzali non sembra avere rivali. Sarà così anche ai prossimi Mondiali o vi arriverà stanca, visti i 36 anni?

Vezzali sono certo che per i prossimi Mondiali sarà pronta per giocarseli; vincerli è un’altra cosa, così come è stato ad Antalya nel 2009, ma sicuramente sarà l’atleta più temuta e quella a cui non mancano certo le motivazioni.