Davide Felappi (nella foto) si è classificato secondo nell’ultima gara del CRV 2023 nella sua categoria Expert 600. 21 anni, originario di Gardone val Trompia (BS), Felappi di professione artigiano, è uno dei profili più interessanti dell’attuale campionato. Dopo il podio dello scorso 6 agosto a Varano, gli abbiamo rivolto tre domande per fare il punto della situazione e scoprire i segreti del prossimo evento.
Felappi, sul circuito di Parma hai tagliato il traguardo per secondo. Ora cosa ti aspetti dal finale di stagione del CRV 2023?
“Da questa ultima gara non mi aspetto certo di arrivare primo. Cremona è un circuito che mesi fa, purtroppo, mi ha messo in difficoltà a causa di una brutta caduta, ma questo non mi ha ostacolato affatto. Sono fiero di questo percorso, ho dato il massimo e lo farò fino alla fine, quindi mi aspetto in primis di divertirmi. La mia moto ha una cilindrata inferiore rispetto al primo della mia categoria, nonché primo in campionato, ed essendo Cremona un circuito molto veloce, non mi faccio troppe aspettative”.
Che suggerimenti ti senti di dare al presidente e organizzatore novarese, Alessandro De Gregori, per migliorare, laddove possibile, la gestione del campionato che per la prima volta quest’anno è a livello interregionale?
“Non mi sento di dare consigli sulla gestione del campionato in quanto, personalmente, ho sempre trovato una buona organizzazione, ma soprattutto tanta voglia di fare da parte di tutto lo staff. Modificherei solo qualcosa del regolamento del campionato, ma questo non spetta di certo a De Gregori”.
La prossima gara sarà il 23 e 24 settembre a Cremona. Quali le caratteristiche principali della pista?
“Come già ribadito Cremona non è di certo la mia pista preferita o una di quelle dove mi sento più sicuro. Essendoci caduto rovinosamente durante la seconda gara di campionato nel corso delle prove libere, non ho molti ricordi di questa pista (i meno recenti risalgono al 2016 quando correvo nel CIV), se non che a livello di percorrenza la trovo piuttosto veloce e, a parer mio, stressa più del previsto le gomme, che già dopo il primo giro non sono più performanti al 100%”.
