La Roma fatica ad avere continuità e nella gara di ieri sera ha faticato anche a costruire gioco. A fine gara, Sabatini ha parlato chiaramente di involuzione: poche, pochissime, le occasioni create da una Roma troppo rinunciataria, mai bella o spettacolare, troppo legata alle intuizioni dei singoli. Senza palla non si muoveva quasi nessuno, rendendo il possesso palla lento e prevedibile. Applausi all’Udinese che, con un centrocampo ai limiti del sovraffollamento, ha reso difficilissima la vita della Roma, in difficoltà anche sugli esterni, con Taddei e José Angel più preoccupati a difendere che ad attaccare. A Firenze servirà una Roma diversa, più affamata, più attenta, più brillante e, chissà, magari con un Francesco Totti in più. Non sarebbe poco.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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