La tentazione di non mettere il voto a Julio Sergio c’è stata. Il portiere brasiliano ha passato una serata molto difficile, dovendo sopportare il freddo senza avere occasione di fare molto movimento. La nuova Roma non lascia infatti molti spazi agli avversari, regala pochissime occasioni e giustizia l’avversario con una dote di cinismo che le grandi squadre devono avere. Non è stata una gara spettacolare, occorre ammetterlo, sebbene nella prima parte del primo tempo la Roma abbia messo in seria difficoltà i bianconeri, soprattutto grazie all’imprevedibilità di Menez e Vucinic. L’uscita del francese a fine primo tempo ha tolto fantasia ai giallorossi, che hanno pensato soprattutto a chiudere gli spazi ad una Juventus irriconoscibile e nervosa per poi ripartire con Borriello e Vucinic.
Per vincere serve un’adeguata preparazione, una buona dose di fortuna ma soprattutto servono i campioni. E così, a metà ripresa, Vucinic si sveglia dal torpore nel quale era caduto dopo l’uscita di Menez beffando Storari con un preciso destro a giro mentre, al 90′, Taddei mette al sicuro il risultato con una splendida rovesciata. Sono bastati quindi due colpi di genio per avere la meglio sulla squadra di Delneri, domata con apparente facilità e tranquillità. Tutta la squadra ha giocato una grande partita ma, sempre a proposito di campioni, è impossibile non sottolineare la gara e, più in generale, la stagione di Mexes che, da Parma in poi, sta sfoderando una serie di prestazioni da campione assoluto.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]