LE FORMAZIONI – Conte torna a Bergamo un anno dopo Atalanta-Siena di Serie B (finita 0-0) schierando la formazione tipo, eccezion fatta per l’esclusione di Bonucci. Buffon fra i pali, protetto da una difesa a quattro con Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini e De Ceglie. Vertice basso di centrocampo Pirlo, con Marchisio e Vidal interni. Pepe e Vucinic occupano fasce d’attacco, con Matri riferimento centrale.
Dall’altra parte Colantuono può sfruttare Consigli in porta, ma non la difesa titolare. Fuori Lucchini e Masiello, è solo panchina per il neo arrivato Stendardo. Raimondi e Ferri scelti come sostituti, con Manfredini e Peluso a completare la linea. Schelotto e Bonaventura sulle fasce, mentre Cigarini è in cabina di regia schermato da Padoin. Davanti coppia tutta argentina con Moralez e Denis.
SCHERMAGLIE – Match elettrico fin dalle prime battute, soprattutto sugli spalti con il lancio di fumogeni tra il settore ospiti e la curva Sud dei tifosi atalantini. Sul campo passano tre minuti e Vucinic salta l’uomo e trova Lichtsteiner sulla fascia destra: cross immediato del laterale svizzero con Matri che si presenta puntuale al tocco sotto porta. L’ex attaccante del Cagliari, da posizione favorevole, manda però alto. La partita è frizzante ed entrambe le squadre si affrontano a viso aperto: Padoin perde un pallone sulla metà campo e Pepe calcia in diagonale un filo troppo largo, mentre Denis agisce da sponda per l’accorrente Bonaventura che, con una volée di prima intenzione, scalda i guanti a Buffon.
ALTALENA D’EMOZIONI – E’ però la Juventus che ha in mano il gioco e va più vicina al gol: Barzagli in mischia colpisce il palo anche grazie a un intervento di Consigli, il quale replica su Vucinic sull’azione susseguente. Due interventi da grande portiere che mantengono il risultato sullo zero a zero. La partita è viva e le azioni si susseguono, con ping pong e fiammate da una parte all’altra. De Ceglie prova a imitare con una sforbiciata che finisce lontana dai pali, mentre Schelotto denuncia tutti i suoi limiti tecnici con una ciabattata da fuori area. Pepe, da par suo, imita l’argentino calciando un esterno che quasi colpisce la bandierina dell’angolo intorno alla mezz’ora. Il laterale bianconero si riscatta dieci minuti dopo, creando la superiorità con un dribbling ed esplodendo un destro su cui Consigli mette i pugni.
DULCIS IN FUNDO – Un primo tempo così divertente non può che finire in bellezza. Vidal, dai trentacinque metri, disegna una traiettoria stupenda che befferebbe Consigli se non andasse a incrociare la traversa. Poi è il turno di Denis, dopo un rovesciamento di fronte ben orchestrato da Schelotto e Maxi Moralez: la volée strepitosa del Tanque argentino finisce fuori di pochissimo, per la disperazione della Curva Sud assiepata dietro la porta di Buffon.
RICOMINCIAAAAMO – La ripresa parte con un Marchisio in meno e un Giaccherini in più, con Conte che sbilancia ulteriormente una squadra già votata all’attacco. La ripresa riprende come è iniziato il primo tempo, con la Juve in possesso palla e Matri che spreca un’ottima occasione a otto metri dalla porta. Giaccherini si fa notare subito con un break sulla sinistra, mentre l’Atalanta soffre l’atletismo degli avversari.
PIRLO IN CATTEDRA – Ciò che cambia nella seconda frazione – al netto di Giaccherini – è che il milanista appare più dentro al gioco e nelle verticalizzazioni bianconere. Non è un caso che al primo tocco vellutato la Juve passi: sciabolata di Pirlo e Lichtsteiner, perso da Bonaventura, insacca con un colpo di testa da distanza ravvicinata. La partita si addormenta un po’ dopo la rete dello svizzero, come Ferri che scivola sul pallone lasciando via libera a Matri. Il centravanti sprinta verso la porta di Consigli, ma il suo lob esce di pochissimo a lato.
POLEMICHE – Le azioni dell’Atalanta sono rappresentate da iniziative sporadiche, mischie che difficilmente impensieriscono Buffon più del dovuto. Situazione che si sbilancia quando corre il settantaduesimo minuto, con Denis che lamenta una trattenuta in area a opera di un difensore bianconero. L’argentino ha la colpa di calciare verso la porta, ma il contatto pare esserci nonostante le rassicurazioni di Celi.
PARTITA CHIUSA – Conte azzecca tutti i cambi, con Marrone e Giaccherini che confezionano la bellissima azione del raddoppio: lob filtrante del centrocampista e conclusione al volo che non lascia spazio a un Consigli immobile. Due a zero e partita finita.
TRIPLICE FISCHIO – Juventus che ha meritato la vittoria per la continuità e il numero di occasioni, mentre l’Atalanta ha subito la maggiore fisicità degli uomini di Conte. Bianconeri che ora possono mettersi comodi e attendere la partita del Milan contro il Novara al Silvio Piola.
[Andrea Losapio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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