Tra otto giorni sarà tutto finito. Come spesso accade, però, bisogna aspettare l’ultima settimana per piazzare i colpi più importanti; come se tre mesi di sessione non bastassero. In questi giorni, noterete Direttori Sportivi e procuratori più frenetici che mai; le vacanze sono finite e da oggi torna tutto a pieno regime. I prezzi si abbassano, perché se tiri la corda, adesso, si spezza. Bisogna dare merito a Marotta di aver tenuto testa fino alla fine al Cska Mosca e, come voleva, ha strappato Milos Krasic al prezzo che aveva deciso già un mese e mezzo fa: 15 milioni di euro, da pagare in tre anni.
Se Krasic arriva a Torino come il colpo dell’estate, dobbiamo fare una valutazione (negativa), se invece il sosia alla lontana di Nedved si presenta come una pedina importante per il complesso scacchiere di Delneri, facciamo un altro tipo di valutazione (positiva). Bravo Marotta a chiudere tutto in poche ore con il Liverpool per Alberto Aquilani.
Se l’ex romanista è in buone condizioni di salute, questo è l’affare dell’anno…prossimo: riscatto fissato a 15 milioni di euro. Quella vecchia volpe di Franco Zavaglia ha fatto tutto in silenzio. Ha preso un aereo giovedì mattina, da 10 giorni parlava di Aquilani con Marotta, ha portato la proposta ai Reds e ha chiuso un affare vantaggioso per tutti: per la Juve, che ingaggia un centrocampista di livello internazionale senza pagare 1 euro di cartellino, per il Liverpool che scarica un ingaggio da 3,5 milioni di euro a salire, fino ad un massimo di 4 milioni. E soprattutto per il suo assistito che, alla Juventus, continuerà a guadagnare gli stessi soldi dello scorso anno in Inghilterra.
Arrivo al punto: attenzione, da Liverpool il sacchetto della spesa bianconera potrebbe essere più pesante. Prendete un carrello, perché al termine dell’operazione Aquilani, gli inglesi hanno proposto un calciatore alla Juve. Chiedete a Marotta la veridicità della notizia, se risponderà che sono invenzioni giornalistiche gli daremo pubblicamente del bugiardo. Roy Hodgson sta smantellando, Benitez ha lasciato le macerie; mi riferisco agli ingaggi onerosi e ai cartellini pagati a caro prezzo dal club, per le scelte manageriali di Rafa.
A Beppe Marotta è stato proposto il difensore centrale greco, Sotirios Kyrgiakos, classe 1979, un armadio a tre ante. Quasi due metri di altezza, 193 cm per la precisione, 89 chili e una scommessa persa dagli inglesi quando lo acquisirono dall’Aek Atene nell’estate del 2009. A Liverpool, Kyrgiakos non ha lasciato il segno ma di lui se ne parlava benissimo. Ex Rangers (43 presenze e 2 gol), ex Eintracht Francoforte (51 presenze e 8 gol), la Premier non si è rivelata il suo campionato. Ha fatto, invece, molto bene con la nazionale greca, dove ha collezionato 56 presenze e realizzando 8 gol. E’ stato proposto alla Juve, Marotta ci deve pensare insieme a Paratici, il quale un po’ di tempo fa bocciò Cesare Bovo del Palermo. Bocchetti resta il primo della lista.
Nel week end, a Napoli, hanno concluso l’operazione Cristiano Lucarelli. Un affare dai mille controsensi, una sconfitta per tutti e un boomerang che presto tornerà indietro. Ha sbagliato Lucarelli ad accettare il trasferimento, dopo le offese pubbliche del Presidente De Laurentiis. Delle smentite occasionali del numero 1 del Napoli, non crediamo ad una parola. Ma lui non era il Presidente che non voleva over 30? No a Cannavaro, no a Toni, sì a Lucarelli: qualcosa ci sfugge! Grave errore anche di Mazzarri, perché se Cristiano è lì, tutti sanno che è il mister ad averlo voluto. E, nello spogliatoio, ricordiamo che il “cocco del tecnico” solitamente non piace. L’arrivo di Lucarelli chiude le porte ad un altro attaccante? Se così fosse sarebbe davvero grave, perché questo Napoli ha bisogno di un bomber da 20 gol a stagione; se l’obiettivo è migliorare quanto fatto un anno fa.
In molti lettori, via mail, mi hanno chiesto una griglia di partenza del campionato di serie A, una piccola previsione la feci già il 10 agosto in vacanza ad Ischia su richiesta degli amici Carlo, Saverio e Ciro del “Terme di Augusto”. Un po’ prematuro perché, fino al 31 agosto, possono cambiare diversi scenari. Ad esempio, se il Milan acquista Ibra allora potrà anche pensare di fare concorrenza all’Inter per lo scudetto, altrimenti di questo passo resta utopia. La Roma come è messa oggi non può pensare di ripetere la cavalcata di un anno fa e la Juventus dovrà piazzare altri due colpi ad effetto per ridurre ulteriormente il gap dall’Inter. Nella griglia di un anno fa sbagliai clamorosamente valutazione su Parma e Bari, prendendo però in pieno Palermo, Sampdoria, Napoli, Catania, Cagliari e, a sorpresa, il fallimento della Juventus. Comunque vi accontento, a patto che tra una settimana possiamo modificare qualcosa in base agli sviluppi di mercato.
Prima fascia: Inter (per lo scudetto), a seguire Milan, Juve, Palermo e Roma (obiettivo: Champions League)
Seconda fascia: Genoa, Napoli, Lazio, Parma (obiettivo massimo: Europa League)
Terza fascia: Fiorentina, Udinese, Sampdoria, Catania, Cagliari (campionato tranquillo con aspirazione europea)
Quarta fascia: Bari, Chievo Verona, Bologna, Lecce, Brescia e Cesena (a rischio retrocessione).
[Michele Criscitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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