Juve, il disastro c’è stato: via Delneri, ecco chi arriva. Gasperini decide il domino panchine. Inter, il nuovo corso

L’avevamo detto, eravamo stati chiari fin dall’inizio. I fatti, puntuali come una sentenza, non ci hanno smentiti.

“Gigi Delneri sarà l’allenatore della Juventus anche nella prossima stagione, a meno di disastri nelle ultime partite”, recitavano più o meno così gli ultimi nostri appuntamenti dedicati al futuro juventino. Ebbene, il disastro, almeno secondo il metro di giudizio di chi decide, si è verificato lunedì sera, con il clamoroso harakiri casalingo contro il Chievo. Una partita specchio fedele della stagione bianconera, talmente tangibile da convincere i vertici dirigenziali ad una svolta definitiva.

Via Delneri, dunque, capro espiatorio di scelte sbagliate alla base, e non certo solo per colpa sua. E dentro Walter Mazzarri, la cui manfrina con il Napoli non può avere soluzione diversa dal divorzio. Ha sempre fatto così, in tutte le sue esperienze pregresse, quando è stato il momento di cambiare aria. Una scelta intelligente, da parte del tecnico di San Vincenzo, che difficilmente avrebbe potuto ripetere le gesta di questa stagione anche nella prossima. Da rivedere, invece, la decisione della dirigenza bianconera, almeno secondo il mio pensiero. Mazzarri è lo stesso allenatore che con la Sampdoria fece male, l’anno precedente alla Champions doriana tagrata Delneri.

Una squadra, quella blucerchiata, peraltro meno forte del Napoli di quest’anno con cui Mazzarri ha fatto benissimo arrivando terzo. Mi spiego: non vedo una gran differenza tra i due. Bravi allenatori, beninteso, ma senza il supporto di una dirigenza in grado di fare da supporto alle spalle, si rischia di fallire. Sarà dunque una prova di maturità più per chi dovrà organizzare, che per l’allenatore. Staremo a vedere. Anche perché da qui verranno tracciate anche le linee guida del mercato bianconero, ovviamente ancora insondabili fino a che il nuovo tecnico non si sarà insediato. Un solo appunto, è facile ipotizzare una frenata per Pirlo, dato che un regista puro male si sposa con il concetto di calcio dell’attuale tecnico partenopeo.

Dal canto suo, il Napoli, potrebbe puntare su Delio Rossi, ma anche e soprattutto su Gasperini. L’ex genoano è un tecnico di assoluto valore, e soprattutto adotta un modulo molto simile alle esigenze di rosa azzurre. Sarebbe la scelta migliore, anche se non è ancora scontata. Il Palermo non molla, e si sta muovendo proprio in questo senso, ed anche la Roma potrebbe essere una soluzione percorribile. Gasperini sarà quindi l’ago della bilancia del giro di panchine che si verificherà.

Più delineata, come sappiamo da settimane, la posizione dell’Inter. Moratti ha scelto Guardiola, ho la convinzione che sarà lui il prossimo tecnico nerazzurro. Le conferme a denti stretti di Leonardo sono più dettate dalla necessità di tenere in caldo un’alternativa qialora l’obiettivo principale dovesse saltare. Credo proprio che non accadrà, ma nel calcio nulla è scontato. Per quanto riguarda la campagna rafforzamenti, che per l’Inter dovrà necessariamente essere capillare, praticamente concluso il trasferimento di Sanchez che vuole fortemente l’Inter, le cessioni di Milito e Pandev potrebbero finanziare ancorchè parzialmente una nuova idea, difficile ma molto affascinante: Neymar. In coppia con Sanchez significherebbe l’inizio di un ciclo lungo almeno un altro lustro. Pochissime le possibilità di realizzarlo.

Per quanto riguarda il Milan, invece, i rossoneri sono la dimostrazione vivente di quanto dicevo per la Juve nell’ambito del passaggio da Delneri e Mazzarri. Allegri vale questi due tecnici, ma ha vinto perché ha una società alle spalle, con cui è a contatto praticamente a cadenza quotidiana. Con la coferma del tecnico toscano, gli occhi sono sul mercato. La frenata su Ganso ci sta tutta, soprattutto in virtù dei continui e preoccupanti infortuni che stanno martoriando il talento del Santos. L’unica patata bollente riguarderà la pressochè certa richiesta di ritocco, robusto e sostanziale di Zlatan Ibrahimovic. Ambizione legittima, peraltro, visto il rendimento dello svedese in questa stagione.

Mantiene le promesse, per quanto possibile, ma lo fa al suo prezzo. Toccherà al Milan trovare il giusto compromesso. Teniamoli d’occhio…

[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

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