Juve, il piano per Maxi Lopez e la missione per Shaqiri e Rakitic. Inter-Udinese: la nuova alleanza. Z factor: tutti pazzi per Ruiz e per Gonzalez

La Champions, per ora, la gioca sugli spalti. E viaggia, in missione, alla ricerca di rinforzi e talenti. Ieri sera, infatti, la Juve era a Basilea, nascosta sugli spalti svizzeri. L’osservato speciale era Shaqiri, il nuovo fenomeno del calcio elvetico, 19 anni e un futuro assicurato. Piace, piace molto, è un esterno tecnico e veloce, è stato già osservato la settimana scorsa in Svizzera-Ucraina, può essere anche una soluzione per Gennaio, non è un caso che il suo procuratore sia stato a Torino qualche giorno fa, non è un caso che tra i suoi assistiti ci sia anche quel Rakitic che va in scadenza a Giugno, altro obiettivo bianconero.

Altra missione, perché stasera la Juve si sposterà proprio in Germania, gli occhi sullo Schalke 04, su quel Rakitic che intriga, su quella corsia sinistra del Lione che va monitorata: Bastos davanti, Cissokho dietro, un pieno di corsa e qualità, un rifornimento continuo di assist per Lisandro Lopez, uno di quelli che la Juve prenderebbe subito se avesse un budget milionario da spendere per il mercato in arrivo dopo Natale.

E invece, per ora, la proprietà è stata chiara: rinforzarsi ma senza fare follie, il massimo possibile con il minimo sforzo. Ecco perché Benzema e Forlan perdono percentuali e precipitano con il passare dei giorni, ecco perché Berbatov può essere raggiunto solo con il sacrificio di Buffon, ecco perché resiste invece Maxi Lopez e non perché costi tanto di meno come cartellino ma perché d’ingaggio si accontenterebbe di un milione e poco più. Trattare col Catania non sarà facile ma nemmeno impossibile: il piano della Juve sarebbe quello di proporre in cambio metà Paolucci (già stato a Catania e molto gradito a Giampaolo) e il prestito di Lanzafame più un conguaglio economico per arrivare alla metà o all’intero cartellino dell’argentino.

Ha provato anche per Matri, la Juve, ma Cellino ha già detto no a 12 milioni offerti da Galliani, difficile che parta un’asta, più facile che insistano i rossoneri. A proposito di attaccanti e a proposito di Juve, Basilea-Cluj è stata l’occasione per vedere da vicino anche Traorè, ivoriano, classe 90, extracomunitario e quindi tesserabile eventualmente solo per la prossima stagione, un problema che riguarda anche il Napoli interessato da tempo all’attaccante che gioca in Romania ed è trattato in questi giorni dal Fulham.

Nei giorni scorsi, invece, Inter e Udinese si sono incontrate per la terza volta nel giro di un mese: Branca è indeciso se prendere Inler (preferito per l’esperienza) o Asamoah (ha il vantaggio anagrafico, quattro anni di meno), la scelta è stata rinviata al prossimo incontro quando si stabiliranno i dettagli dell’operazione e si riparlerà anche di Sanchez, una tentazione per la prossima estate. Non va perso tempo invece per Ruiz, lo spagnolo che tutti seguono, tutti vogliono. Lui sta bene all’Espanol, per adesso, non smania dalla voglia di partire, potrebbe addirittura rinnovare e adeguare il suo contratto aumentando la clausola da 8 a 18 milioni, sarebbe un peccato per le italiane interessate, Napoli e Inter.

Tra i due litiganti, comunque, potrebbe spuntarla il terzo, italiano pure lui, quel Mancini pronto ad offrire 10 milioni per prenderlo subito, per vincere subito. Per allontanare così l’ombra di Ancelotti, sondato proprio dal City e dintorni per un clamoroso ribaltone. Fattore Z, Z factor: Gonzalez finisce come Ruiz, fa l’attaccante a Novara e segna gol fantastici per uno che era stato addirittura in prova l’anno scorso. Lo segue il Milan, piace all’Everton, sono arrivati emissari di Aston Villa e Sunderland, mentre lo Zenit ormai è di casa al Piola per non perderlo mai di vista. E poi, strano ma vero, ci ha pensato pure l’Atalanta: ha sondato il suo manager e vorrebbe soffiare alla principale concorrente per la A il suo miglior giocatore. A Novara giurano di voler resistere, a Bergamo intanto prenderanno Antenucci (e forse Delvecchio) dal Catania. Questo, invece, chiamatelo fattore A.

[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]

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