Juventus e Inter. Due mondi totalmente differenti, due opinioni inconciliabili, due filosofie di vita differenti. Le due squadre, le due società sono come il giorno e la notte, ed è logico attendersi scintille verbali, nei giorni precedenti alla sfida di Torino, una sfida importantissima che dirà tantissimo sul prosieguo della stagione delle due squadre: vincere per sperare nella zona Champions League per i bianconeri, vincere per sognare ancora la Leomuntada per i nerazzurri.
A parlare, domenica, sarà solo il campo, con i suoi protagonisti, ma intanto a parlare sono i dirigenti e i massimi esponenti delle società, che si scambiano, come di consueto, frecciatine e battutine al veleno. Il motivo, tutti lo conoscono: il ‘famoso’ scudetto del 2006, tolto alla Juventus, nell’ambito di Calciopoli, che vide i bianconeri retrocedere in serie B per la prima volta nella loro storia. Uno scudetto che si cucì poi sulle maglie nerazzurre e che da lì non è stato più sfilato, mentre i bianconeri non sono riusciti a tornare agli antichi splendori.
LA PARTITA DI DOMENICA – La partita di domenica, come detto prima, sarà fondamentale per i destini del campionato. La Juventus ha ritrovato entusiasmo grazie alla vittoria di Cagliari. I bianconeri vogliono uscire definitivamente dal periodo buio, e quale migliore occasione per rovinare la festa a Leonardo, che dal suo arrivo in nerazzurro ha ottenuto 7 vittorie in 8 gare. L’Inter arriva alla grande a questo appuntamento, pronta a sfatare il tabù dell’Olimpico di Torino, che dal 2007 a oggi, ha visto i nerazzurri pareggiare due volte e perderne una. I nerazzurri arrivano forti dell’inerzia della vittoria sulla Roma e del rallentamento del Milan in testa alla classifica.
LA PARTITA IN TRIBUNALE – Ma la partita in tribunale è quella dall’esito più incerto e allo stesso tempo più atteso. La società Juventus, nella persona di Andrea Agnelli, ha chiesto celerità, dopo l’esposto per la revoca dello scudetto del 2006, in quanto secondo la Juventus, non esistono più i presupposti perché l’Inter possa fregiarsi di quel tricolore, in quanto anch’essa, aveva una ‘fitta rete di contatti’. Palazzi, dopo il termine dell’attività istruttoria, ha ripreso a lavorare negli scorsi giorni, e tra oggi e domani inizieranno le audizioni. Dopo il 22 di questo mese, con grande probabilità, sarà ascoltato anche il Presidente Massimo Moratti. Per la decisione bisognerà attendere maggio, che chiuderà una partita lunga cinque anni.
[Alberto Casavecchia – Fonte: www.fcinternews.it]